L’amministrazione comunale di Buccheri ha dotato la scuola materna di una cucina utile alla preparazione del pranzo per il servizio di mensa scolastica. Un’iniziativa necessaria ad eliminare, una volta per sempre, il problema della fornitura dei pasti da preparare ai piccoli che, fino a poco tempo fa, venivano consegnati, in appositi contenitori, dal personale di cucina che operava nei locali della scuola media.
Si completa così il percorso intrapreso dall’amministrazione comunale e tendente a garantire ai bambini un servizio di qualità superiore ad un prezzo inferiore rispetto alla precedente gestione. “Abbiamo ritenuto – commenta il sindaco – di mettere al centro del nostro operato ed in ossequio al programma elettorale, il miglioramento dei servizi alla cittadinanza e, nello specifico, il servizio di mensa scolastica per i piccolini. Rispetto alla precedente gestione, con la quale il servizio veniva affidato ad un ditta esterna, abbiamo deciso di internalizzarlo, formando lo stesso personale comunale e realizzando un triplice risultato: un miglioramento della qualità del servizio, l’abbattimento dei costi a carico delle famiglie, una rifunzionalizzazione e formazione delle risorse umane dell’Ente per i dipendenti comunali a tempo determinato“.
“Infine abbiamo deciso di dotare la scuola materna di una cucina del tutto autonoma – continua il primo cittadino – e che oggi permette di preparare e servire i pasti direttamente sul posto con significativo risparmio di tempo e con un notevole miglioramento della qualità dei pasti; dopo 2 anni e mezzo di sperimentazione, ci possiamo ritenere soddisfatti, registrando il plauso dei genitori ma, sopratutto, dei piccoli fruitori del servizio“.
Un esempio di gestione dei servizi che potrebbe essere emulato anche da altre realtà comunali e che ha portato ad una gestione efficiente ed efficace del servizio garantito dal Comune di Buccheri. Un’ulteriore nota positiva è l’utilizzo esclusivo di prodotti locali e l’inizio del servizio mensa che oramai va in concomitanza con l’inizio del tempo prolungato.
Maurizio Aiello
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