“Per noi accoglienza vuol dire ridare speranza a chi meno fortunato di noi fugge dalla morte, dalle violenze, dalle guerre e dalla disperazione. Per questo abbiamo voluto e ci siamo impegnati come Amministrazione nella nascita di strutture di accoglienza, gli Sprar, con le quali costruire percorsi di integrazione. E di questo siamo orgogliosi“.
Con queste parole del Sindaco, Paolo Amenta, nel pomeriggio di lunedì, in Piazzetta San Giovanni a Canicattini Bagni si è celebrata, la Giornata Mondiale del Rifugiato, istituita nel 2000, per il 20 Giugno di ogni anno, dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, per ricordare la condizione di milioni di persone in tutti i continenti costrette a fuggire dai loro Paesi e dalle loro case a causa di persecuzioni, torture, violazioni di diritti umani, conflitti.
Protezione e accoglienza che a Canicattini Bagni, come ha ricordato il primo cittadino, su iniziativa dell’Amministrazione comunale, grazie alla rete degli Enti Locali dell’Anci, è attiva dal 2014, prima con lo Sprar Obioma, affidato alla gestione dell’impresa sociale onlus Passwork guidata dal sociologo Sebastiano Scaglione, che oggi ospita 10 donne fragili vittime di tratta, 3 loro bambini, e 2 nuclei familiari di 5 persone; e da un anno arricchitasi dalla presenza di un secondo Sprar “La Pineta” con 12 immigrati minori, gestito dall’Associazione onlus “La Pineta” presieduta da Mario Mineo; e dall’apertura di Casa Aylan, struttura di secondo livello per minori stranieri non accompagnati (attualmente sono 12 i ragazzi ospitati), anche questa gestita da Passwork.
Ed ieri è stata una grande festa di “integrazione e di contaminazione” in Piazzetta San Giovanni, adottata dallo Sprar Obioma e da Passwork nell’ambito del bando pubblico dell’Assessorato al Verde per la gestione da parte dei privati delle aree verdi della città, e rimessa a nuovo grazie al laboratorio di giardinaggio alla quale hanno preso parte le ospiti di Obioma e i ragazzi di Casa Aylan, curato dal giovane agronomo canicattinese Michele Gionfriddo, che ha visto la piantumazione nelle aiuole di fiori e piante tipiche del territorio ibleo.
Presenti anche associazioni come l’Agesci e Libera che collaborano con gli Sprar e Casa Aylan, gli alunni della 5° B del plesso Garibaldi dell’Istituto comprensivo “G. Verga” con la loro insegnante Daniela Gazzara, che hanno offerto un momento di riflessione sull’immigrazione e i tanti morti in mare, recitando “A mare si gioca”, il fotografo siracusano Gianluca Filippi che ha raccolto in una mostra fotografica “Germogli di vita” i volti e la vitalità di questi rifugiati. Presenti anche tanti cittadini del quartiere San Giovanni da sempre vicini alle donne e alle famiglie assistite dallo Spar.
Nel corso della manifestazione, che ha visto anche una estemporanea di pittura ed una degustazione “etnica”, sono stati premiati i vincitori del 1° Torneo di calcetto “Giornata Mondiale del Rifugiato” svoltosi domenica presso i campetti “Santa Rita” di Contrada Sant’Alfano, e vinto dai ragazzi dello Sprar La Pineta, alle loro spalle i ragazzi di Casa Aylan e quelli dello Sprar Obioma di Floridia. Distribuiti anche attestati di merito e riconoscimenti ai tanti che hanno collaborato alla riqualificazione di Piazzetta San Giovanni e ai volontari che mettono a disposizione il proprio tempo e la propria professionalità per arricchire le conoscenze ed i percorsi di orientamento e formazione dei migranti che vivono a Canicattini Bagni.
Percorsi di accoglienza, integrazione, e soprattutto di fuori uscita con l’acquisizione di una autonomia di vita (quindi inserimento lavorativo e sociale nel territorio) quelli sviluppati a Canicattini Bagni, che, come ha ricordato Scaglione, per quanto riguarda le donne maggiorenni o le famiglie ospitate da Obioma, sono diventati per il Ministero che si occupa del sistema Sprar, modello di “buone prassi” a livello nazionale. Un riconoscimento che ripaga quanti sono impegnati in questa difficile prova del “fare il bene per bene”.
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