Canicattini Bagni, Lotta al randagismo: firmata convenzione tra il Comune e l’Enpa

Facendo seguito alla Delibera di Giunta Municipale n. 36 dello scorso 7 Aprile 2016, proposta dall’Assessore alla Sanità e alla Lotta contro il Randagismo, Seby Cascone, avente per oggetto “Progetto lotta al randagismo – Convenzione tra il Comune di Canicattini Bagni e l’ E.N.P.A. Sezione di Siracusa”, è stata firmata ieri dal Sindaco, Paolo Amenta, e dalla Referente della Delegazione di Siracusa dell’Ente Nazionale Protezione Animali, Amelia Loreto, la convenzione per la cura e la promozione dell’adozione di cani randagi rinvenuti sul territorio comunale e ricoverati presso canili privati, al fine di ridurre il numero degli stessi, concedergli un nuovo benessere, e ridurre, altresì, i costi che attualmente il Comune sostiene per il loro ricovero.

Alla firma erano presenti anche l’Assessore alla Sanità e alla Lotta contro il Randagismo, Seby Cascone, che ha curato l’iniziativa, la Dirigente del Sesto Settore di competenza, Dott.ssa Paola Cappè, e la Dott.ssa Enzo Oddo, Referente locale dell’Enpa (tra le più importanti associazioni animaliste nazionali senza finalità di lucro), che in questi ultimi anni ha provveduto, volontariamente, tramite appunto l’Enpa, all’adozione presso famiglie e richiedenti, in particolare del Nord Italia, di molti dei cani ricoverati dal Comune di Canicattini Bagni presso strutture private, così come previsto dalla normativa.

La convenzione sottoscritta, valevole per tre anni, dal 1 Aprile 2016 al 31 Marzo 2019, consentirà pertanto, all’Amministrazione comunale, attraverso le adozioni “responsabili” dei cani attualmente ricoverati in strutture private, di abbattere notevolmente i costi ad oggi sostenuti, mettendo a disposizione dell’Enpa, gratuitamente, l’uso dei locali dell’ex Macello Comunale di Contrada Garofalo, dove poter tempestivamente gestire i cuccioli. Inoltre, il Comune si impegna: all’inserimento dei chip e alla sterilizzazione dei cani vaganti, tramite convenzione con il Servizio Veterinario dell’Asp, nell’ambulatorio autorizzato presso l’ex macello comunale; alla fornitura di tutte le informazioni circa l’identificazione dei cani da trasferire; al rimborso forfettario di 50 euro per ogni cane trasferito presso la struttura Enpa; al riconoscimento ad Enpa di un costo giornaliero di custodia e gestione (alimentare e sanitaria) di 3 euro più iva (se dovuta) per ogni cane trasferito, a partire dalla data del trasferimento; all’analisi, vaccini e controlli sanitari necessari al trasferimento del cane.

Dall’altra parte Enpa, si impegna: al censimento dei cani padronali con ausilio di guardie zoofile; all’attivazione di tutti i canali per la rapida adozione dei cani randagi presso una famiglia;  al trasferimento di 37 cani, attualmente ricoverati in strutture private a carico del Comune di Canicattini Bagni, in una struttura Enpa, o con essa convenzionata al Nord Italia (espletando e organizzando tutte le pratiche, il volo aereo, trasporto su ruote con mezzi autorizzati, trasporto su nave con accompagnamento da parte di volontari Enpa, onere per la rieducazione del cane presso struttura Enpa finalizzato alla consegna all’adottante di un cane); partecipazione al progetto di sterilizzazione dei cani padronali; esecuzione del progetto di educazione nelle scuole con sensibilizzazione, informazione, e predisposizione del materiale didattico; utilizzo dei locai e servizi dell’ex Macello comunale di Canicattini Bagni per accogliere i cuccioli da parte dei volontari Enpa. La sezione Enpa, infine, con cadenza semestrale fornirà una idonea relazione sugli obiettivi raggiunti.

Una collaborazione che continua, quella con l’Enpa – afferma il Sindaco Paolo Amenta – che in questi ultimi anni, grazie all’impegno della sua delegata locale, la Dottoressa Enza Oddo e la Responsabile provinciale Amelia Loreto, si sono adoperate per fare adottare molti dei nostri cani ricoverati, in particolare presso famiglie del Nord che, attraverso la rete Enpa ne hanno fatto richiesta, provvedendo persino al trasporto e al volo per le città di destinazione, proprio in virtù delle convenzioni che hanno stipulato con le varie compagnie aeree. Questo sistema ci permetterà di svuotare i canili dove abbiamo ricoverato i cani e ridurre in modo sensibile i costi che pesano sul bilancio comunale“.

Se pensiamo alla spesa storica che il nostro Comune sostiene per la lotta al randagismo – aggiunge l’Assessore Seby Cascone – il trasferimento in adozione dei cani attualmente ricoverati consente realmente di abbattere i costi e, addirittura, tramite l’uso gratuito dell’ex Macello affidato all’Enpa per la gestione dei cuccioli, consentirà, a regime, un abbattimento quasi totale della spesa da parte del Comune. La convenzione con l’Enpa ci consente, grazie alla rete nazionale che questa associazione ha attiva e consolidata da anni, oltre ad adozioni “responsabili e stabili”, anche ad avviare una serie campagna di sensibilizzazione e informazione nelle famiglie e, soprattutto, nelle scuole. Le procedure di trasferimento presso le strutture Enpa, o convenzionate, in particolare nel Nord Italia, avverranno a gruppi da 5 a 10 cani. Ad adozione avvenuta si procederà con il trasferimento di un altro gruppo e così via. La scelta dei cani da trasferire verrà effettuata, dopo aver definito lo stato di salute e della completa profilassi sanitaria, per ovvie ragioni, secondo il criterio del più giovane e delle femmine“.


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