Canicattini Bagni, Continua l’occupazione dei forestali dell’aula consiliare del Comune

Continua anche oggi l’occupazione simbolicamente dell’aula consiliare del Comune di Canicattini Bagni da parte dei lavoratori forestali, che chiedono alla Regione lo sblocco dei cantieri per poter completare le giornate lavorative, a seconda delle fasce 78 – 101 – 151.

Come ieri, a fianco dei lavoratori il sindaco Paolo Amenta, vice presidente di AnciSicilia, che oltre ad esprimere piena solidarietà alla lotta dei forestali, ha portato ancora una volta il sostegno di tutta l’Anci regionale a cittadini che oltre a rischiare di restare senza reddito, con tutti i disagi sociali che questo comporta nelle famiglie, di essere anche tagliati fuori dalle indennità previdenziali, qualora venisse meno il raggiungimento del numero di giornate richiesto entro il 31 dicembre.

Un obiettivo già di per sé difficile, se si continua a perdere tempo e a non trovare le coperture finanziarie necessarie, tenendo conto che in media a tutt’oggi le giornate svolte variano tra 30/40 e mancano una quarantina di giorni alla fine dell’anno. Da qui anche la richiesta del sindacato di aumentare l’orario lavorativo. L’attesa è per la notifica da parte di Roma della Delibera Cipe dei finanziamenti destinati alla Regione, all’interno della quale sono inseriti anche gli 89 milioni necessari per permettere alle migliaia di forestali siciliani di completare le giornate lavorative.

Voglio augurarmi – ha detto il sindaco Amenta – che l’assessore regionale all’Agricoltura, come dichiarato, riesca a fare anticipare le somme destinate ai forestali e a dare, intanto, una risposta alle giuste rivendicazioni di questi lavoratori. Il problema però riguarda il futuro e di come si riuscirà a rendere produttivo tutto il comparto forestale. In tal senso, anche come AnciSicilia, abbiamo proposto che nella nuova programmazione dei fondi comunitari del quale ancora gode la Sicilia, una parte siano destinati a progetti di sistemazione idrogeologica del territorio, problema in questo momento di grande attualità vista la frantumazione dello stesso che sta mettendo in ginocchio la Sicilia, così come alle manutenzioni dei parchi, dei siti archeologici e della viabilità, visto che dobbiamo necessariamente puntare sul turismo per far crescere la nostra economia. Ma non si dimentichi – conclude Amenta – che come i forestali oggi sono a rischio anche i 24 mila contrattisti dei Comuni, e i servizi degli stessi Comuni, che alla fine di novembre non hanno ricevuto dalla Regione un solo centesimo per il 2015. Non si sottovalutino anche queste due altre questioni. Dopodiché, come già detto ieri, come Sindaci non possiamo non essere al fianco dei nostri cittadini“.


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