La scorsa notte un ordigno è esploso sotto casa di Sebino Scaglione, presidente della cooperativa sociale Passwork. Passwork da anni gestisce progetti di inclusione sociale ed integrazione arricchendo il territorio e tutta la comunità, come abbiamo avuto modo di sperimentare collaborando in diversi progetti.
La gravità dell’atto non può essere ignorata, per questo motivo l’Arci condanna fermamente questa intimidazione e invita tutti a partecipare al presidio di solidarietà organizzato da associazioni, sindacati ed enti del Terzo Settore, che si terrà oggi pomeriggio alle ore 18,00 in piazza Borsellino a Canicattini. “Vogliamo esprimere la nostra solidarietà a Sebino e vogliamo ribadire che le intimidazioni non ci fermeranno. Sebino non è solo e insieme continueremo a lavorare alla costruzione di una società più giusta e solidale.
Il Forum del Terzo Settore della ex Provincia di Siracusa, con tutte le associazioni appartenenti al mondo della Cooperazione, della Promozione Sociale e del Volontariato, aderisce al Presidio di legalità davanti alla sede della Cooperativa Sociale Passwork a Canicattini Bagni.
“L’attentato – dice Francesco Di Priolo, Portavoce del Forum del Terzo Settore – al presidente di una cooperativa sociale, impegnata quotidianamente nel difficile e delicato compito dell’accoglienza e dell’integrazione fra popoli diversi è un atto odioso ed inaudito. Le associazioni del terzo settore respingono con fermezza e grande determinazione questa manifestazioni di violenza. A Sabino Scaglione ed alla sua famiglia, vittime del gravissimo gesto intimidatorio, va la piena solidarietà di tutte le associazioni del terzo settore, consapevoli che in questi frangenti, la sinergia e l’unità degli operatori della solidarietà sono l’unica risposta possibile capace di contrastare simili fenomeni“.
“Esprimo la mia solidarietà e vicinanza a Sebino Scaglione e alla sua famiglia, vittime di un vile attentato“. Così l’On. Sofia Amoddio, deputato nazionale PD. “Atti intimidatori e violenti come non possono essere tollerati – prosegue la Amoddio – e la comunità di Canicattini deve contrastarli con la forza della legalità. Auspico che la Procura e le forze dell’ordine faranno presto luce su questo ennesimo, triste episodio intimidatorio ai danni di chi, ogni giorno, si spende per il sociale“.
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