Canicattini Bagni, Una grande festa in piazza a conclusione del quarto Festival etnico

Come sempre, ormai da quattro edizioni, ha chiuso ieri sera nel classico delle tradizioni popolari, con una grande festa di piazza, il 4° Festival Etnico di Canicattini Bagni, organizzato, assieme al Comune, all’Associazione “Yhan”, con il sostegno, così come il 18° Festival Internazionale del Jazz “Sergio Amato”, conclusosi venerdì sera, del contributo di imprese che operano nel territorio (Impresa Puccia Giorgio – Halley consulting – Consorzio Mediterraneo Solidale – New Energy Group – Associazione Snoopy).

Ed ieri sera, Piazza XX Settembre, ha riconfermato il suo ruolo di crocevia di sonorità e culture musicali diverse, parlando ancora una volta di “integrazione” multiculturale e multirazziale, attraverso il linguaggio universale della musica, come ha sottolineato nella sua presentazione il giornalista Gaetano Guzzardo, dedicando la serata ai tanti migranti che in questo periodo approdano, fuggendo dalle guerre e dalla miseria, sulle coste siracusane, accolti dal calore di una terra già “crocevia” di popoli e culture diverse.

Un esodo biblico che le comunità siciliane, da Lampedusa a Portopalo, Siracusa, Pachino, Pozzallo, per citarne alcune, affrontano in totale solitudine, rispetto ad un fenomeno che dovrebbe vedere l’Europa in prima fila.

Un progetto, quello dell’integrazione, voluto e lanciato quattro anni addietro, attraverso il Festival Etnico, dal sindaco Paolo Amenta e dall’Amministrazione comunale dallo stesso guidata, e che pertanto si rinnova e si arricchisce.

Ed ieri sera, tutto questo si è concretizzato nella straordinaria fusione dei ritmi e delle sonorità della musica popolare siciliana, dal linguaggio del dialetto all’uso degli strumenti tipici come il “marranzano” e il “tamburello”, ai ritmi africani, e al suono di strumenti come le percussioni, didjeridoo, diembe, balano, kora.

A far “vivere” e ballare la piazza di Canicattini Bagni, ci hanno pensato “Ipercussonici”, la band catanese che fa incontrare la Sicilia e l’Africa.

Il gruppo, formato da una straordinaria e instancabile Alice Ferrara (voce, cori, tamburi bassi); Carlo Condarelli (tamburi bassi, djembe, balafon e cori); Luca recupero (marranzani, effetti, tamburelli, ‘mbira, cori); Marcello Ballardini (didjeridoo); Michele Musarra (basso elettrico), arricchito della presenta di validissimi musicisti africani come il senegalese Jali Diabate (kora) e il percussionista Sourakhata Dioubate della Guinea, ha entusiasmato i tanti che ieri sera affollavano Piazza XX Settembre.

Una contaminazione totale, dialetto e sonorità siciliane, attraversate, come sanno fare “Ipercussonici”, dall’innovazione e a volte del dell’elettronica, mescolandosi, proprio in quel grande sogno di “integrazione” sociale e culturale con i suoni e i ritmi di un popolo a noi vicino, quello africano. Una grande festa dunque, nella quale non sono mancati i richiami alla salvaguardia del territorio e delle popolazioni, con un forte “No Muos” cantato e gridato anche dal pubblico.

Canti e balli da parte del pubblico, che hanno rinnovato l’appuntamento con le prossime edizioni e, intanto, con le manifestazioni del 10° Festival del Mediterraneo, il grande contenitore di teatro, musica, mostre, escursioni, sagre, giochi, danze, approntato dall’assessore allo Spettacolo, Marilena Miceli, e dall’Ufficio Cultura del Comune, diretto da Paola Cappè, con la collaborazione delle varie Associazioni cittadine e della Pro Loco, e che da luglio sino al 29 settembre, quando si celebrerà la festa del Patrono della città, San Michele, allieta l’estate dei canicattinesi e dei tanti, provenienti dai paesi vicini e dalle località costiere, preferiscono la calorosa accoglienza e “l’area fresca” di Canicattini Bagni, per trascorrere in serenità e rilassatezza le loro vacanze.


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