Ciclismo, Presentati il 4° Giro ciclistico di Canicattini Bagni e l’11°Trofeo Pantalica

Un rapporto stretto quello di Canicattini Bagni con il ciclismo, così come d’altra parte con la Musica e il Liberty, e a distanza di qualche settimana dal 1° Memorial Santo Tavana, dedicato al medico-ginecologo e sportivo canicattinese venuto a mancare all’età di 46 anni lo scorso 27 ottobre, le due ruote tornano nelle cittadina iblea per un appuntamento che affonda le radici in questo territorio, l’11° Trofeo Pantalica Juniores e il più giovane 4° “Giro ciclistico Città di Canicattini Bagni”, di domenica 26 Maggio, organizzato dall’A.S.D. Consorzio delle Associazioni della Provincia di Siracusa, presieduto da Nunziatina Russo, in collaborazione con il Comune di Canicattini Bagni, Assessorato allo Sport guidato da Salvatore La Rosa.

Questa mattina a Palazzo di Città, la presentazione di questo appuntamento inserito dalla Federazione Ciclistica Italiana tra le gare nazionali di categoria. Sono stati il sindaco Paolo Amenta, l’assessore allo Sport, Salvatore La Rosa, il vice presidente regionale della FCI, Sergio Monterosso, il presidente provinciale FCI Angelo Pistritto e la presidente della società organizzatrice, Nunziatina Russo dell’A.S.D. Consorzio delle Associazioni della Provincia di Siracusa, l’ex campione canicattinese e team manager Enzo Gallo, e il comandante della Polizia Municipale, Pino Casella, oltre ad amministratori e consiglieri, a fare il punto di questa nuova edizione del Trofeo Pantalica Juniores e del “Giro ciclistico Città di Canicattini Bagni”.

Saranno oltre 80 i giovani ciclisti provenienti dalla Calabria, dalla Sicilia (in gara le siracusane Asd Caruso di Avola e l’Asd Tavana di Canicattini Bagni) e dalle due regioni dove il ciclismo prospera, il Friuli e Toscana, con squadre del calibro dell’ABS Team Danieli e la Caneva Renault Amarù, ricche di atleti siciliani, che si misureranno nei 78 km del circuito cittadino ed extracittadino.

Un circuito, come ha spiegato il vicepresidente regionale della FCI, Sergio Monterosso, di 5,2 km che i corridori dovranno percorrere 15 volte, già sperimentato la scorsa stagione, definito alquanto duro, in particolari per velocisti e scalatori, senza un attimo di respiro, attraversando, gli “strappetti” cittadini per culminare in Contrada Scocciacoppoli (la strada che conduce alla Riserva di Cava Grande del Cassibile), dopo 1.600 metri di salita al 15-16% e la discesa tecnica di via Uccello e arrivo in via XX Settembre, davanti al Municipio, dove alle ore 10 è prevista la partenza (via XX Settembre, via La Vecchia, via Garibaldi, via Carducci, salita Scocciacoppoli, via A. Uccello, via Vittorio Emanuele, Rampa S. Nicola, via Canale, e arrivo in via XX Settembre davanti al Municipio).

 

Come hanno puntualizzato gli organizzatori, sarà forte la partecipazione siciliana con una decina di squadre e atleti di grande spessore e valore co il floridiano Andrea Uccello della Danieli, vincitore del Memorial Tavana lo scorso 1 Maggio proprio a Canicattini Bagni, Giovanni Amarù della Caneva, e ancora paolo Orecchia, Antonio Tanasi e Corrado Drovetti sempre della Danieli.

«Com’è tradizione – hanno sottolineato il sindaco Amenta e l’assessore allo Sport La Rosa – il Pantalica è anche un momento per coniugare le bellezze paesaggistiche e storiche del territorio canicattinese, con le sue Cave e il Liberty allo Sport. Questa manifestazione alla quale non abbiamo fatto mai mancare il nostro sostegno nei momenti di grande spessore, quando a correre sulle nostre strade erano professionisti del calibro di De Vlaeminck, Moser, Saronni e Battaglin, è per noi una vetrina importante per fare conoscere e promuovere il territorio Ibleo. Inoltre, rafforza il legame che la nostra città, che ha sfornato tanti campioni, ha con il ciclismo, come dimostrano le squadre attive nei vari campionati».

Un rapporto con il ciclismo che questa estate culminerà con la presentazione, il prossimo 14 Giugno in città, del libro dell’ex presidente nazionale della Federazione Ciclistica Italiana, dal 1997 al 2005, Gian Carlo Ceruti, antropologo ed etnologo, “Il ciclismo dalla Sicilia alla Toscana: antropologia di una migrazione”.

 

 


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