L’Assessorato regionale al Territorio e Ambiente revoca le tre autorizzazioni rilasciate in Sicilia per la realizzazione di discariche di “stabilizzati”, tra questi, anche quella data alla SOAmbiente di Agrigento per la realizzazione della discarica in Contrada Stallaini, tra Canicattini Bagni, Noto ed Avola.
La notizia è stata data direttamente dai sindaci di Noto e Canicattini Bagni, Corrado Bonfanti e Paolo Amenta, che da subito hanno seguito, a livello istituzionale, tutta la vicenda relativa alla discarica, per la quale avevano già espresso la propria contrarietà e preoccupazione per il futuro sviluppo di un’area tra le più suggestive e di grande pregio naturalistico e paesaggistico dell’altopiano ibleo, compresa tra la Riserva Naturale “Cavagrande del Cassibile” (dove tra l’altro il sindaco e l’amministrazione comunale canicattinese, tramite un protocollo con l’Azienda Forestale, hanno fatto aprire un nuovo accesso dal lato Canicattini Bagni), il Sic (Sito di Importanza Comunitaria) “Cava Contessa”, e l’area archeologica “Orto Stallaini”.
«Accogliamo con grande soddisfazione la scelta dell’Assessorato Regionale Territorio e Ambiente di revocare l’autorizzazione rilasciata lo scorso gennaio per la realizzazione della discarica in contrada Stallaini – ha dichiarato il sindaco Paolo Amenta, vice presidente regionale di Anci Sicilia e coordinatore dei progetti comunitari per la Coalizione 12, composta da 15 Comuni della provincia di Siracusa -. Le giuste rivendicazioni avanzate assieme al Comune di Noto, alle Associazioni Ambientaliste e ai tanti cittadini che, in queste settimane, avevano espresso perplessità e preoccupazione per la decisione precedentemente assunta dalla Regione senza sentire il territorio, alla fine hanno avuto ragione ed hanno prodotto il risultato sperato.
Un risultato che sottolinea, ancora una volta, come la sinergia e la collaborazione tra Enti, con le varie realtà associative, con i cittadini, ovvero di tutto il territorio unito, sia l’unico strumento per fare sentire le legittime istanze che arrivano dal basso. Inoltre, non si può non far rilevare, comunque, la sensibilità dimostrata dall’Assessore Maria Lo Bello, che ringraziamo, nel recepire queste istanze e ritornare su una decisione già assunta, revocandola.
L’unità di intenti con il sindaco e il Comune di Noto, così come con Avola e i Comuni dell’area montana, oltre che con i soggetti titolari e protagonisti della vita del territorio, i cittadini, evidenzia come cresca sempre più la consapevolezza della bontà del progetto di sviluppo sostenibile che ci siamo dati con la Pianificazione Strategica Provinciale. Dove proprio il territorio, da salvaguardare e valorizzare , sia il punto di forza, per rilanciare l’economia e disegnare un nuovo futuro per le sue comunità.
Quanto da noi sostenuto sul futuro di questo territorio – ha concluso Paolo Amenta – è anche quanto sostenuto e condiviso dal Ministro della Coesione, Fabrizio Barca, per la nuova programmazione comunitaria 2014-2020. Tantè che tanto spazio e attenzione avranno le aree interne, al momento sempre più svuotate e spopolate, nell’utilizzo dei fondi europei per creare crescita e sviluppo, in settori per noi importanti, come l’agroalimentare e il turismo, su cui vantiamo eccellenze, e l’innovazione tecnologica».
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