Palazzolo con la sua salsiccia di suino nero diventa presidio Slow-food. Si è tenuta ieri la cerimonia per l’attivazione del presidio con rappresentanti delle istituzioni e dei fiduciari del movimento del cibo “buono, giusto e pulito”. Il riconoscimento parte dalla lunga tradizione norcina di Palazzolo che risale all’arrivo dei romani, che di norma viaggiavano con suini e ovini al seguito per avere sempre carne e latte a disposizione.
In Sicilia, nacquero con loro moltissimi piccoli allevamenti di suini e, a Palazzolo così come in altre aree dell’isola, la tradizione è continuata nel tempo. Tra le diverse preparazioni, la più pregiata era la salsiccia perché garantiva un doppio consumo: si mangiava sia fresca (per insaporire altri piatti o alla brace), sia essiccata. I tagli impiegati per la sua produzione sono nove: gola e guanciale, lardo, coppa, lombo o lonza, spalla, zampino, pancetta, coscia e grasso, quest’ultimo in una percentuale non superiore al 25%. Gli unici ingredienti aggiunti sono sale marino siciliano, peperoncino, finocchietto selvatico degli Iblei e vino rosso della Val di Noto.
Durante la cerimonia di presentazione diversi chef di Palazzolo, ristoratori e macellai hanno presentato diverse ricette della salsiccia ed effettuato degustazioni. L’associazione per la tutela della salsiccia tradizionale di Palazzolo Acreide ha riunito una decina di persone che rappresentano tutta la filiera del prodotto: allevatori, macellai, norcini e ristoratori e servirà a promuovere la tradizione norcina del paese e per far conoscere la storia agricola di questo territorio.
Dopo l’appuntamento di domenica la salsiccia di Palazzolo sarà la protagonista principale di un ciclo di serate tematiche di degustazione e divulgazione che ogni venerdì, dall’11 novembre al 16 dicembre, si susseguiranno in alcuni ristoranti palazzolesi con la partecipazione di allevatori, macellai e altri trasformatori che aderiscono al Presidio, dei rappresentanti della condotta siracusana di Slow Food, con la collaborazione del Consorzio di Tutela del Vino Cerasuolo di Vittoria.
Maurizio Aiello
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