Palazzolo Acreide, Il Consiglio comunale dice no al progetto di ampliamento dell’impianto rifiuti di Casabianca

È approdata ed è stata votata all’unanimità in Consiglio comunale una mozione sull’impianto trattamento rifiuti di contrada casa bianche. Ad aprire la seduta straordinaria è stato il sindaco che ha spiegato come occorre partire dall’attività già operante da alcuni mesi in contrada da Casa Bianca, che ha diffuso nella zona cattivi odori, costringendo i suoi abitanti a fare delle segnalazioni.

L’impresa – ha spiegato il sindaco – si è attivata per cercare di diminuire gli effetti sopra indicati, ma i cattivi odori continuano ad essere segnalati”. Il primo cittadino ha spiegato che ha avuto modo di verificare dai documenti depositati che, oltre alle varie tipologie di rifiuti come carta e cartone, plastica e vetro, vengono trattati anche i fanghi, causa del cattivo odore.

Sull’impianto di rifiuti non pericolosi di contrada Casabianca, gestito dalla Ditta Eco Ambiente di Augusta, si è tenuta una verifica di assoggettabilità a Valutazione integrata ambientale e la Regione ha determinato che la struttura non è assoggettabile a Via ma ad Aua, Autorizzazione unica ambientale. L’attività attualmente in esercizio limita inoltre il trattamento fanghi a 3.000 tonnellate annue ma l’impresa ha chiesto l’ampliamento a 22.500.

E i cittadini hanno espresso il disappunto attraverso il Consiglio comunale, considerato che in occasione della recente conferenza dei servizi del 19 ottobre è stato fatto rivelare come fin dall’inizio non si è tenuto conto che ci si trova di fronte ad una zona agricola antropizzata, asserendo che “chi ha gestito la pratica non ha fatto rilevare l’ antropizzazione della zona”. Durante la seduta, l’opposizione con Fancello ha depositato un documento sulla mozione e chiesto chiaramente al sindaco di intervenire.

L’amministrazione nel frattempo dopo aver condiviso la mozione presentata al Consiglio, ha dato incarico ad un avvocato per resistere al decreto Assessoriale n. 332 del 09 Agosto 2016, che fa riferimento però, solo al nuovo progetto di ampliamento richiesto dal gestore e che non potrà comunque, allo stato attuale, bloccare le attività del sito di stoccaggio già avviate con l’autorizzazione esistente e che viene utilizzato dalla stessa amministrazione con regolare contratto sottoscritto.

Con la mozione votata all’unanimità dal Consiglio si dà cosi mandato al sindaco e alla Giunta di esperire tutte le azioni a tutela dei cittadini dimoranti nell’area di localizzazione dell’impianto e a tutela dei diritti e degli interessi del comune e della comunità.

(Immagine di repertorio)

Luca Signorelli


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