Sul frigomacello di Palazzolo Acreide, Fancello auspica una gestione mista

Il consigliere d’opposizione del Comune di Palazzolo Acreide, Fabio Fancello, torna sul frigomacello con una nota in cui ripercorre tutte le criticità che hanno accompagnato la costruzione dell’opera, auspicandone una corretta gestione non appena pronto.

Dal prossimo incontro – spiega Fancello – sul frigomacello di c.da Poi tra il Commissario del Libero Consorzio e i Sindaci delle comunità interessate scaturiranno segnali certi sulla capacità politica, o meno, di definire finalmente i criteri di individuazione dei soggetti abilitati alla gestione di un’opera ormai completata. Si auspica che l’incontro possa definire, materialmente, chi dovrà dettare i criteri per l’individuazione dei soggetti idonei alla gestione del mattatoio”.

Fancello ripercorre tutte le polemiche che hanno accompagnato l’opera, con ritardi e varianti, soffermandosi sulla necessità di dettare al più presto i criteri per l’individuazione dei soggetti idonei alla gestione del mattatoio.

Considerati gli atti e le opere realizzate – continua Fancello – appare certo che non si potrà prescindere dalla partecipazione del privato con cooperative agricole, possibilmente del territorio. Tale necessità è dovuta ad una variante, che ha rimediato all’impossibilità, accertata durante l’iter dei lavori, di dotare l’opera del depuratore originariamente in progetto, sostituendolo con un impianto di fosse settiche. Da essa i potenziali gestori/imprenditori agricoli dovrebbero poter trarre i reflui per irrorare i propri terreni, se muniti di idonea certificazione”.

Si tratterebbe dunque – conclude il consigliere Comunale – di una gestione pubblico-privata, in quanto la parte pubblica, soprattutto in avvio, è necessaria per contribuire a superare le carenze di attrezzature e mezzi, nonché per una progettazione di competenza, idonea alla fruibilità di eventuali fondi comunitari. Confermo, quindi, che la proposta, già avanzata in Consiglio, di una gestione affidata ad una cooperativa, con la supervisione o partecipazione, secondo la legge, dei Comuni dell’Unione, non ha alternative. È una scelta obbligata e condizionata da quanto definito dalle varianti al progetto”.

Maurizio Aiello


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