Si sono concluse le due giornate formative organizzate nei giorni scorsi nei Comuni di Palazzolo Acreide e Buscemi durante le quali sono stati accesi i riflettori su due realtà museali di grande interesse: I Mulini ad Acqua di Palazzolo Acreide e i Luoghi del lavoro Contadino di Buscemi.
L’evento che ha visto la collaborazione e la partecipazione attiva di numerosi tra Enti, Organizzazioni ed Associazioni, oltre che aprire alla fruizione dei numerosi intervenuti luoghi custodi della memoria e delle radici della cultura siciliana, è stato anche momento di riflessione e confronto su tematiche che ormai ruotano attorno anche a questi contesti: “L’era digitale: ITC e marketing per migliorare la visibilità e potenziare l’offerta delle aree rurali” e “Buone pratiche nell’uso del web e dei social network per migliorare la visibilità e potenziare l’offerta delle imprese nelle aree rurali”.
Interventi qualificati quelli dell’Ing. Giancosmo Di Perna – Consulente Web Marketing – e della Dott.ssa Maria Giovanna Savio Bozzali – Giornalista – che hanno focalizzato l’attenzione sugli strumenti comunicativi portando ad esempio le esperienze di altre realtà che hanno ottenuto grandi risultati puntando su una buona comunicazione. Interventi esperienziali quelli del Dott. Rosario Acquaviva – Direttore del Museo “I luoghi del Lavoro Contadino” – e del Dott. Giuseppe Taglia – Dirigente della Sezione Operativa della SOAT di Siracusa – i quali hanno raccontato della rete museale degli Iblei e dell’esperienza degli imprenditori dell’Associazione Iblei in Rete che, seppur nella loro diversità aziendale, fanno convergere le loro iniziative nell’unico obiettivo della promozione del territorio e delle sue eccellenze.
“Il nostro sostegno e la nostra partecipazione trovano motivazione nella realizzazione del service dedicato alle antiche arti e mestieri della tradizione siciliana come occasioni di sviluppo sociale ed economico – ha detto l’Arch. Emanuele Lombardo, Presidente del Lions Club Palazzolo Acreide – Un service che nasce con lo spirito di promuovere la conoscenza, la conservazione e la valorizzazione delle arti e dei mestieri antichi facenti parte della nostra storia e del nostro patrimonio sociale e culturale, perpetuandone la dignità e la memoria alle giovani generazioni.
Nella promozione di iniziative come quella di Una notte al museo non deve prevalere una logica nostalgica volta a privilegiare un’immagine del territorio ad uso commerciale solo nell’intento di attirare quell’intenso flusso di persone e denaro rappresentato dalle visite turistiche. Ecco perché iniziative ed esperienze come questa vanno incentivate e sostenute perché orientate alla promozione del carattere e dell’identità del territorio locale, e come occasioni di contributo al miglioramento della qualità della vita, anche attraverso la tutela e la valorizzazione delle risorse storiche, architettoniche, tradizionali e agroalimentari“.
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