La sicurezza stradale sulla provinciale 14 rimane ancora una questione aperta. Nonostante in questi anni sia stato teatro di molti incidenti pericolosi, sembra che nessuno abbia ancora fatto qualcosa di definitivo per mitigare il problema e limitare il verificarsi di questi incidenti.
È di domenica mattina, giorno in cui molte famiglie dalla zona montana si spostano verso il mare di Noto o di Siracusa, l’ultimo avvistamento di bovini sulla careggiata. Ma giorni fa sono stati avvistati altri capi, anche nelle ore notturne: transumanze, recinzioni che mancano, tutti fattori che creano allarme e minano alla salvaguardia di chi quelle strade le percorre tutti i santi giorni per lavoro, spesso anche alle prime luci dell’alba. La situazione divenne incontenibile anni fa, quando si verificarono degli incidenti mortali.
Furono avviati tavoli tecnici in prefettura e controlli a tappeto. Per gli allevatori storici della zona, il problema non sono le aziende in prossimità della strada che nella maggior parte dei casi rispettano le norme di sicurezza, ma gli allevamenti non stanziali, provenienti da altre zone del siracusano. Le soluzioni sembrano le stesse di sempre, ripetute all’infinito in questi anni: recinsioni continue ai margini della maremoti, controllo sulle assicurazioni obbligatorie, censimento dei pascoli non stanziali e una forte sensibilizzazione unita a un massiccio controllo del territorio.
Nel frattempo, i tanti utenti della strada si affidano alla sorte e aspettano che sindaci, prefetto e chi di competenza inizino un percorso serio e duraturo nel tempo per mitigare il problema e limitare il verificarsi di incidenti.
Maurizio Aiello
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