Si è svolta nella sala consiliare di Palazzolo la seduta aperta richiesta dai consiglieri di minoranza con all’ordine del giorno la questione frigo macello, un opera rilevante, argomento di discussione in quasi tutte le ultime campagne elettorali, che in teoria dovrebbe solo favorire lo sviluppo del territorio e delle imprese agricole già avvilite da una crisi senza precedenti per il territorio e per il comparto zootecnico.
Durante la seduta i consiglieri di minoranza hanno illustrato le proprie perplessità con un documento letto in apertura da Fancello: “Per alcuni mesi – ha commentato il consigliere – abbiamo, volutamente, tralasciato le polemiche, considerate le difficoltà nel procedere ad un sereno dibattito, registrando l’insensibilità fuorviante di chi avrebbe dovuto garantire una regolare vita amministrativa”. Il documento contiene tutta una serie di interrogativi, dall’assenza dell’argomento “mattatoio” dall’ordine del giorno di una qualunque seduta consiliare , alla carenza, annunciata, delle attrezzature e degli strumenti, previsti dal bando di rimodulazione del Patto Territoriale e dal progetto originario e tutta una serie di perplessità che secondo i consiglieri portano il cittadino e i consiglieri stessi ad essere scettici sulle procedure seguite fin oggi.
A chiedere maggior chiarezza anche i soci della neo costituita cooperativa Apollo: “ci sono diversi scenari ipotizzabili – spiegano i soci tramite il presidente Giuseppe Messina – che va dall’affidamento privato con gara d’appalto a una gestione mista pubblica- privata”. In ogni caso la cooperativa composta da allevatori palazzolesi e della zona montana, sarebbe pronta ad accettare la sfida, magari con un partner che potrebbe far fronte in toto alla gestione del frigomacello. Ma queste, saranno scelte politiche, che mai come questa volta potrebbero incidere fortemente sulla vita di aziende e sullo sviluppo del territorio.
Il sindaco Scibetta da parte sua fa sapere di aver già fatto richiesta all’ex provincia di poter utilizzare nel frattempo la nuova struttura, chiudendo il vecchio macello e trasferendo lì tutte le attrezzature, sottolineando che i lavori di metanizzazione e di approvvigionamento idrico sono state realizzate dal comune. Intanto la struttura sta per essere terminata e una volta a regime dovrebbe prevedere due linee di macellazione: una per bovini ed equini ed una per suini, agnelli e capretti, con possibilità di stoccaggio.
I mesi successivi sicuramente serviranno a capire meglio cosa fare della struttura e a comprendere quali saranno le scelte politiche che a un certo punto dovranno rendere conto a una domanda posta spesso dai cittadini: Il frigo macello sarà un’opportunità reale o soltanto una cattedrale nel deserto?
Maurizio Aiello
© Riproduzione riservata - Termini e Condizioni
Stampa Articolo