“Al Governo e alla Politica chiediamo di compiere la scelta prioritaria della lotta contro il degrado e il dissesto idrogeologico, diversamente verrà assestato il colpo di grazia all’ambiente e al territorio della Sicilia. Facciano loro il nostro progetto per tutelare ambiente, territorio e lavoro forestale.“
Lo hanno ribadito ieri sera, nella sala Verde del comune di Palazzolo, i segretari generali regionali di Fai Cisl, Flai Cgil e Uila Uil, Fabrizio Colonna, Salvatore Tripi e Gaetano Pensabene. Davanti ad oltre duecento lavoratori, presenti i segretari provinciali Giuseppe Linzitto, Vera Uccello e Gianni Garfì, il sindacato unitario ha riproposto le linee guida per un riordino del settore. Fai, Flai e Uila, che hanno ringraziato il sindaco di Palazzolo, Carlo Scibetta, presente all’incontro, hanno condiviso con i lavoratori le proposte avanzate.
Si guarda, innanzitutto, a una nuova politica forestale alimentata da un Governo che miri alla tutela del territorio e dell’ambiente, all’acquisizione di nuove superfici, alla riforma dell’amministrazione forestale, agli investimenti produttivi per mettere a reddito il bosco.
“I forestali vogliono lavoro e ancora lavoro – hanno ribadito Linzitto, Uccello e Garfì – La crisi del settore è dovuta anche all’improvvisazione politica di questi anni; le linee guida del sindacato, invece, guardano al miglioramento complessivo cancellando le vecchie logiche, gli sprechi, la mala gestione finanziaria e la scarsa considerazione degli stessi lavoratori. Le centinaia di famiglie coinvolte in questa provincia – hanno aggiunto i segretari provinciali di Fai Cisl, Flai Cgil e Uila Uil – esigono risposte. Proprio per questo, come sindacato, abbiamo proposto un piano ben preciso che renda decoroso il loro lavoro riordinando il settore. Chiediamo stabilità e continuità lavorativa, graduatorie uniche distrettuali, applicazione del turn-over, automatico rispetto dei contratti.”
Il prossimo 10 aprile, a Palermo, prima iniziativa di lotta regionale unitaria. I lavoratori siracusani saranno presenti per sostenere le richiesta avanzate dal sindacato siciliano.
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