Palazzolo Acreide, “Ripartire dall’imprenditoria giovanile”, così Innovazione Civica

Ripartire dalle relazioni civiche e sociali e non abbassare mai l’attenzione sull’imprenditoria giovanile nei settori del turismo, dell’artigianato e dell’associazionismo. È questa la chiave di volta per i giovani di Innovazione Civica, per dare fiducia ai ragazzi che coraggiosamente decidono di rimanere in questi territori.

In una crisi senza precedenti – commenta il portavoce Maurizio Aiello – comprendiamo le difficoltà di chi amministra e del sindaco, che è diventato senza dubbio l’ultima frontiera del lamento dei cittadini, destinatario ormai naturale di ogni richiesta anche su questioni che a livello comunale non ha possibilità di gestire. Ma occorrono scelte coraggiose e sopratutto il massimo impegno dei giovani che siedono tra gli scranni del consiglio per dare impulso a delle attività che crediamo siano ormai di vitale importanza per la città e che non possono essere sottovalutate“.

La lista è lunga: esperienze di job shadowing, istituzione di una rete locale di informazione virtuosa tra comuni e luoghi ad alta affluenza turistica, rilancio della consulta e maggiore coordinamento delle associazioni, delle parrocchie, delle società sportive. Dall’esperienza della consulta giovanile, inoltre, gettare le basi per l’istituzione di un dipartimento per le politiche attive del lavoro e ricominciare a far funzionare l’informagiovani. Un’idea di governo suggerita all’attuale sindaco, quella di Innovazione civica, rivolta a un ente che deve riuscire a istituzionalizzare ciò che viene creato, mettendo ad esempio il cappello sulle reti tra gli operatori, sulle associazioni e promuovendo sinergie.

Sopratutto i giovani amministratori – conclude Aiello – ascoltino le istanze dei coetanei. In questi anni si gioca il futuro delle nuove generazioni, come in una gara in cui vince chi crea, chi non si arrende, chi prova ad innovare. Palazzolo è ancora una città in cui i giovani che decidono di rimanere per scelta, si rimboccano le maniche inventandosi commercianti, artigiani, aprendo nuove attività, esercizi commerciali, laboratori e decidendo di non scoraggiarsi e di fare necessità virtù. Soprattutto per loro chiediamo agli amministratori di fare l’impossibile. Noi ci siamo, pronti a dare il nostro contributo costruttivo, con la stessa volontà di sempre di spenderci per migliorare la nostra città e convergere insieme verso progetti comuni e proposte operative condivisibili”.


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