Oggi, lunedì 5 agosto, come preannunciato, si è tenuta la conferenza stampa a sostegno della “Notte nera” di Palazzolo Acreide. Presenti i rappresentanti di Confagricoltura, Confcommercio, Cna, Casartigiani e il collega Monaco di Palazzolo. In breve sono state illustrate le motivazioni della manifestazione riportate con chiarezza nel documento unitario diffuso sin dal 23 agosto.
Nell’intervento riservato a Casartigiani, il presidente Marchese ha dichiarato: “Abbiamo aderito alla manifestazione per il contenuto del documento unitario e soprattutto per i tre basta riservati alla elevata tassazione, allo strapotere della burocrazia, ai tagli e al rigore a tutti i costi. Manifestiamo, ancora una volta, il nostro principio: la riuscita di qualsiasi lotta si ottiene solo rimanendo uniti ed evitando di personalizzare qualsiasi iniziativa e questo anche per sconsigliare protagonismi che non pagano oltre al rischio di essere prescelti negli interventi estivi di guardia di finanza ed altri uffici ispettivi”.
I presenti, sono stati invitati da Marchese ad evitare “fughe in avanti” e a fare squadra e annunciando la protesta sollevata proprio stamattina, 5 agosto, dalle sigle regionali dell’artigianato siciliano contro la burocrazia regionale che prevede, nel bando in corso più volte criticato da Casartigiani, la previsione di tre fidejussioni per un bando per finanziamenti di appena 50 mila euro, riducendo ancora di più le possibilità di accesso per le imprese artigiane siciliane e mettendo in cattiva luce il ruolo delle organizzazioni dell’artigianato.
“è una bella espressione di un territorio che alza la testa – commentano gli organizzatori – e da la dimensione di uomini e donne che non ci stanno, che sanno fare bene il proprio mestiere e rappresentano la parte più produttiva del paese. Mortificare le imprese significa non dare una prospettiva di sviluppo all’Italia. Per queste ragioni chiediamo con forza l’istituzione di zone franche, aree a tassazione calmierata, in quei territori come il nostro in cui si fa eccellenza, si genera sviluppo e si fa rete nonostante una crisi enorme, un fisco vorace ed una burocrazia totalmente padrona del nostro tempo. Noi possiamo farcela, abbiamo solo bisogno di attenzione..lo sviluppo si genera dalle imprese, quelle vere e sane che stanno nel territorio, lo sostengono e lo valorizzano”.
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