Creare nuove figure professionali, capaci di valorizzare il patrimonio agroalimentare e culturale della provincia di Siracusa, facendo “rete” con le istituzioni, gli imprenditori e i giovani in cerca di occupazione. Questo l’ambizioso scopo del progetto “Io non mollo!”, promosso e gestito dal Consorzio Quark di Siracusa, finanziato dall’Assessorato regionale dell’Istruzione e della Formazione Professionale.
Nel corso di due differenti appuntamenti sono stati presentati i risultati di due corsi che hanno coinvolto per un anno una trentina di giovani disoccupati, di età compresa tra i 18 e i 32 anni.
Ad Avola, presso il Centro giovanile del Comune, in via Pier Santi Mattarella, i ragazzi che hanno seguito il percorso formativo per “Esperto nella gestione ed organizzazione del sistema agroalimentare” hanno raccontato la loro esperienza. Dopo le lezioni in aula, i giovani si sono dedicati a realizzare una analisi del comparto agroalimentare del territorio siracusano.
Non una ricerca fine a se stessa, ma un vero e proprio studio, effettuato dagli studenti attraverso la raccolta di informazioni, durante lo stage presso aziende ed associazioni di categoria, per rilevare i punti di forza e di debolezza del settore.
Sicuramente interessanti i dati raccolti che riguardano la vendita dei prodotti: il 44 per cento avviene al dettaglio, all’ingrosso il 31 per cento, solo il 25 per cento viene venduto on line. Scarso, inoltre, l’utilizzo che le aziende locali fanno di marketing e pubblicità.
Soddisfatto il sindaco di Avola, Giovanni Luca Cannata, che si è detto particolarmente interessato a un modello di sviluppo basato sui settori di eccellenza del territorio, primo fra tutti quello agroalimentare. “Nel comprensorio di Avola – ha aggiunto il primo cittadino – questo è il comparto che ha sempre dato i risultati migliori. Per questo motivo abbiamo sposato fin dall’inizio il progetto del Consorzio Quark, convinti di poter offrire ai nostri giovani la possibilità di diventare operatori qualificati in un settore che per crescere deve uscire dai confini della nostra Isola, grazie anche alle nuove tecnologie”.
Presenti alla chiusura del corso per “Esperto nella gestione ed organizzazione del sistema agroalimentare” di Avola, anche l’assessore alle Politiche giovanili, Vincenzo Campisi, insieme a Salvo Leone e Nadia Aprile, operatori di Italia Lavoro e al responsabile dello Sportello Informagiovani del Comune, Orazio Parisi.
Rimanere a lavorare nella propria terra, non essere costretti ad emigrare alla ricerca di una occupazione e allo stesso tempo valorizzare le peculiarità del proprio territorio è stata la scommessa anche per i ragazzi che hanno partecipato al progetto per “Esperto nella gestione turistica dei Beni culturali”, che si è svolto a Palazzolo Acreide.
In questo caso il risultato del project work, ovvero quanto appreso durante il percorso formativo, è stato raccolto in due diversi filmati realizzati dai ragazzi su “Lo sconosciuto mondo dello stile Liberty di Palazzolo” e sulle tradizioni popolari: dal “rosario cantato” in dialetto, ai “miniminagghi”, ai “’nzareddi”, veri e propri fuochi d’artificio di carta, realizzati con cura e passione dalle donne di Palazzolo in occasione delle festività religiose.
“Il nostro territorio – ha commentato il sindaco della città, Carlo Scibetta – possiede un patrimonio culturale straordinario, riconosciuto da parte dell’Unesco. Palazzolo Acreide è stata inclusa tra le ‘Città Barocche del val di Noto’. Per questo abbiamo voluto offrire ai nostri giovani la possibilità di studiare per diventare operatori, capaci di promuovere e gestire le risorse culturali e artistiche, valorizzandole e rendendole maggiormente fruibili al turista”.
Per Renata Fava del Centro per l’Impiego di Siracusa, il corso organizzato dal Consorzio Quark servirà a mettere in campo nuove esperienze, concretamente legate a un futuro lavorativo. Per mesi, infatti, i ragazzi hanno effettuato uno stage presso una agenzia di viaggio specializzata in bioturismo e presso strutture museali della provincia di Siracusa.
“Abbiamo voluto offrire ai giovani che hanno frequentato questi corsi – ha spiegato il presidente del Consorzio Quark, Francesco Caci – la possibilità di apprendere una serie di nozioni utili per riuscire a costruire un bagaglio professionale che consenta di trovare una occupazione, continuando a vivere nel loro territorio. Proprio per questo i corsi sono stati incentrati su argomenti che riguardano i migliori “prodotti” della nostra terra: quelli agricoli insieme ai beni culturali”.
© Riproduzione riservata - Termini e Condizioni
Stampa Articolo