Pubblichiamo di seguito un comunicato del Presidente del Rotary Club di Palazzolo Acreide, Paolo Puglisi, in merito alla nomina del nuovo Soprintendente Inda ed al Festival Internazionale del Teatro classico dei giovani:
Non senza un moto di stizza ci tocca assistere, circa la nomina del nuovo sovrintendente I.N.D.A. di Siracusa, ad una rovente polemica che, in crescendo di toni e comparse, ha finito fatalmente per coinvolgere coristi della vecchia e della nuova politica.
Come mai il Rotary vuole invischiarsi in un “affaire” che ha assunto ormai chiare connotazioni politiche? Proprio per questo! La storia del Rotary, nelle finalità perseguite e nei fatti compiuti, si è sempre caratterizzata per l’assenza di ideologia o visioni di parte né può accadere che per “provincialismo” di un piccolo club di paese o del suo stesso presidente venga tradito il suo nobile, storico patrimonio etico.
La “piece”, in atmosfera pirandelliana, origina con l’entrata in scena di personaggi delle istituzioni la cui flebile voce, però, viene presto sovrastata da quella tanto più fragorosa dei politici. Cosa dicono costoro ? ……. “Balestra in questi anni ha fatto un ottimo lavoro“ …… “discutibile figura al centro di pettegolezzi di varia natura, i conti non tornano” …. “Siracusa aspetta la sua manna annuale” …. “occorre dare una nuova linea culturale alla Fondazione” … “Siracusanità !!” ….. “incomprensibile disquisizione sul rinnovamento artistico, chi ha fatto bene deve essere riconfermato” ….. “preoccupazione per le prossime rappresentazioni classiche al teatro greco” ….. “il ministro tracci la linea da adottarsi” ….. “il ministro non vuole fare solo il notaio”.
Forse a tutti è sfuggito che l’Istituto Nazionale del Dramma Antico (ma sto pensando al grande Giusto Monaco) è il padre nobile del Festival Internazionale del Teatro Classico dei Giovani di Palazzolo Acreide. Ho detto “sfuggito” per non dire del provato, atavico, tignoso disinteresse nei riguardi della “Perla degli Iblei” – Akrai – da parte del capoluogo e, per esso, degli uomini delle sue istituzioni. Nessuna voce si è levata a prospettare la iattura che il Festival Internazionale del Teatro Classico dei Giovani cui Fernando Balestra, al pari di Giusto Monaco, si è sempre dedicato con competenza e amore potesse correre qualche pericolo o addirittura nel frangente defungere.
Ecco perché io Rotary ….. noi Rotary ci infiliamo in questo bailamme a patrocinio del profilo culturale e della passione del nostro personaggio. È infatti il solo che ha sempre trovato tempo e cuore per apprestare al meglio lo spettacolo che tre – quattromila ragazzi e accompagnatori di ottanta scuole d’Italia, d’Europa ed anche d’Africa, nell’arco di un intero mese, sono soliti offrirci annualmente nel teatro di Akrai o sciamando a frotte per le strade o soggiornando qui in città e in provincia.
Tutto questo, sotto il profilo culturale, economico, delle relazioni ci coinvolge – eccome ! -, ci appartiene e lo rivendichiamo da cittadini e da rotariani anche perché questo è lo stile del Rotary, questo è fra le sue finalità, visione delle realtà locali inclusa.
Un timore, tuttavia, ci assale ….. che l’uomo venuto da lontano – il ministro Ornaghi per non fare nomi -, infastidito da tanto vociare e sbigottito dai tanti curricula, possa spedirci un suo plenipotenziario ad acta magari scelto fra ex manager dei Calzaturifici Associati o delle Latterie Riunite.
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