“Se un bando è appetibile e redatto in funzione del mercato, il periodo estivo può ridurre i partecipanti ma non produrre una gara deserta”. Così il Consigliere comunale di opposizione Michele Gianni commenta il risultato della gara d’appalto per l’assegnazione del chiosco interno alla villa comunale. Gara che, appunto, è andata deserta costringendo l’amministrazione a prorogare la scadenza dal 30 agosto al 15 ottobre.
“Più volte, facendomi anche portavoce dei cittadini, ho sottolineato la necessità di completare la villa prima di poter affidare la gestione del chiosco, ma a nulla è servito – precisa Gianni –. Già questo sarebbe sufficiente a far desistere i più dal partecipare alla gara, poi il bando in sé, che certo non invoglia a provare”.
Il bando, infatti, prevede per ogni partecipante il deposito di una cauzione di 864 euro, e la redazione di un progetto delle migliorie che intendono apportare e delle iniziative culturali che intendono realizzare. Il vincitore dovrà versare, poi, un canone annuo di 3.600 euro e garantire l’apertura dell’attività negli orari di apertura e chiusura della villa e in tutte le occasioni in cui al suo interno si svolgono manifestazioni ricreative. A carico del vincitore anche la stipula di una polizza assicurativa per la copertura di un massimale di 500 mila euro per eventuali danni a persone o cose. Mentre spettano al concessionario tutti gli oneri relativi alla pulizia, al pagamento della tassa sui rifiuti e a ogni tipo di allaccio a pubblici servizi, come energia elettrica, acqua, telefono e televisione.
“Si tratta dell’ennesima cartina di tornasole di un’amministrazione superficiale e arrogante – conclude Michele Gianni –. Sono trascorsi quattro mesi dall’inaugurazione in fretta e furia della struttura e ancora alcuni servizi essenziali non vedono la luce del sole. Come si può pensare che ci sia qualcuno interessare a investire su un progetto non ancora completo?”.
© Riproduzione riservata - Termini e Condizioni
Stampa Articolo