Solarino, Tessera del pane: Carpinteri e Gianni chiedono lumi all’amministrazione. Il Sindaco: “è un’iniziativa dei privati”

Fare chiarezza sull’iniziativa relativa alla tessera del pane”. Lo chiedono i consiglieri comunali di opposizione Pippo Carpinteri e Michele Gianni all’amministrazione. Dopo le notizie sull’avvio dell’iniziativa, assolutamente meritoria, che, però, coinvolgerebbe un solo panificio di Solarino impedendo, di fatto, ai cittadini che usufruirebbero del servizio, circa duecento, di scegliere dove acquistare il pane, i consiglieri comunali hanno chiesto al sindaco e alla sua amministrazione, spiegazioni in merito alla decisione di coinvolgere solo un’attività.

La risposta è stata che nessun panettiere si è presentato alle prime due convocazioni – affermano Carpinteri e Gianni -, ma quando abbiamo chiesto di vedere le convocazioni, non ci è stato fornito alcun documento. A oggi solo un’attività risulta accreditata per partecipare all’iniziativa, ma è scorretto nei confronti degli altri panettieri della città che, probabilmente, non sono nemmeno a conoscenza dell’iniziativa e non hanno potuto scegliere se farne parte o meno”. Dopo le proteste di Carpinteri, quindi, l’amministrazione ha (di nuovo) convocato tutti i fornai della città per chiedere la loro disponibilità a partecipare al progetto.

Riservato alle famiglie più indigenti, permetterà loro di acquistare il pane a prezzi convenzionati, più bassi rispetto a quelli di mercato, “ma è importante che i fornai siano informati e lasciati liberi di aderire o meno – proseguono i Consiglieri – e che la gente possa scegliere dove acquistare questo bene di prima necessità” . L’auspicio dei due, dunque, è che “l’amministrazione risolva questo pasticcio, restituendo trasparenza e uguaglianza di trattamento all’iniziativa e che all’opposizione venga fornita la documentazione, perché ci spetta di diritto”.

Dal palazzo di Città la risposta del sindaco Sebastiano Scorpo, che spiega: “Il Comune non ha erogato alcuna tessera. Tutto è partito dall’iniziativa di un privato che ha scelto di offrire il pane a costi più bassi ai meno abbienti, a propria discezione, quando poi ha capito che anche chi non rientra in questa categoria voleva lo “sconto”, ha chiesto aiuto all’amministrazione”. E dall’amministrazione l’aiuto è arrivato si sottoforma di tessera, ma non per l’acquisto del pane, semplicemente per “identificare” le famiglie che sono già seguite dai servizi sociali e che, dunque, versano davvero in gravi situazioni economiche.

Pippo Carpinteri ha voluto fare chiarezza sulla questione – prosegue Scorpo – presentando un’interpellanza dopo la quale, per via di un fraintendimento, si è creata confusione che è stata superata con la nuova convocazione dei panettieri e che si è conclusa con l’adesione all’iniziativa di altre due ttività commerciali“.


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