Avevano nascosto 32 moto rubate all’interno di due depositi tra Floridia e Solarino – uno era all’interno della struttura del Cenacolo Domenicano – e attraverso una presunta catena solidale sfruttavano i loro traffici illeciti riuscendo a spedirle in Africa per un valore complessivo di 200 mila euro circa.
Ma sulla loro strada hanno trovato i Carabinieri di Solarino, che hanno sgominato una banda di ladri di motociclette e pezzi di ricambio arrivando al fermo di 4 persone tra cui un catanese di 50 anni, con precedenti per associazione mafiosa, e tre cittadini ghanesi di 21, 36 e 26 anni, in Italia da circa dieci anni. L’accusa è associazione a delinquere finalizzata alla ricettazione.
Gli arrestati sono:Giuseppe Melliforo, catanese, classe 1966, pregiudicato con precedenti per associazione mafiosa; Joseph Aknamah, ghanese, classe 1995residente a Novara, incensurato; Ismael Mumuni, ghanese, classe 1980, residente a Floridia, con precedenti di polizia; Inusah Nuhu, ghanese, classe 1990, residente a Catania, con precedenti per ricettazione.
In particolare i Carabinieri di Solarino, a seguito di diversi servizi di osservazione, controllo e pedinamento, finalizzati a monitorare gli spostamenti dei 4 fermati, hanno scoperto due depositi, uno a Solarino e l’altro a Floridia, al cui interno erano nascoste complessivamente 32 moto, la maggior parte di grossa cilindrata, tutte provento di furto, nonché numerose parti meccaniche di moto, dalle quali sono state asportati il numero del telaio per impedire i risalire ai legittimi proprietari, nonché decine di elettrodomestici, televisori e computer, tutti avvolti con pellicola per imballaggi.
Inoltre l’attività d’indagine ha permesso di scoprire che il Melliforo, a bordo di un furgone, faceva la spola tra Solarino, Floridia e Catania, trasportando la refurtiva che poi veniva depositata nei magazzini. Tutto il materiale era stato sapientemente occultato con sacchi contenenti indumenti, scarpe e scatolette di tonno, in quanto l’obiettivo dei fermati era quello di caricare tutta la refurtiva su un container che in brevissimo tempo sarebbe partito alla volta dell’Africa.
L’intera refurtiva, del valore di circa 300 mila euro, è stata sequestrata così come un furgone che veniva utilizzato dall’italiano per gli spostamenti tra Solarino e Floridia e per Catania. I 4 fermati sono stati tradotti presso la Casa Circondariale di Cavadonna così come disposto dall’Autorità Giudiziaria di Siracusa Sono in corso ulteriori indagini per definire ulteriormente tutta la vicenda nonché per risalire ai proprietari delle moto.
Oltre alle moto – tutte rubate nel Catanese da gennaio e marzo di quest’anno – c’erano anche elettrodomestici, computer, tutto imballato e con la stessa destinazione. La refurtiva è stata trovata, nascosta da oggetti e alimenti destinati ad opere di solidarietà, ma le indagini proseguono per identificare i legittimi proprietari delle moto e per verificare l’eventuale coinvolgimento di altri soggetti.
(Immagine di repertorio)
© Riproduzione riservata - Termini e Condizioni
Stampa Articolo