La Sai8 da ieri ha iniziato a taglia l’acqua nelle case dei solarinesi. A segnalarlo è direttamente il sindaco del Comune di Solarino, Sebastiano Scorpo, che si scaglia contro la curatela fallimentare. ”Il distacco – sottolinea – avviene in un momento particolare poiché da diversi mesi sono stati chiusi, in modo ingiustificato, inopportuno e senza alcun preavviso, i locali Sai 8 di via Magenta”.
Una chiusura annunciata per diminuire i costi di gestione dell’impresa che cesserà di esistere alla fine di maggio, ma gli utenti per far valere le loro ragioni dovranno necessariamente recarsi nella sede di Siracusa, già ‘ingolfata’ da numerose richieste e da continue code agli sportelli.
”La mancata erogazione dell’acqua rischia di rendere ancora più grave la situazione igienico-sanitaria in alcune famiglie – prosegue il sindaco Scorpo – mentre la Sai8 sta procedendo al distacco dell’acqua senza prima verificare se nelle abitazioni siano presenti soggetti disabili o minori, bambini, neonati, persone ammalate o anziani allettati”.
Il primo cittadino di Solarino chiede inoltre se sia stata puntualmente rispettata la tempistica, prevista negli allegati al contratto, per il trattamento dei casi di morosità: un primo sollecito sulla bolletta successiva a quella di cui non si è avuto il pagamento; invio di una lettera di sollecito dopo sei mesi dall’emissione della prima bolletta; incarico a un legale per il recupero coattivo, dopo un mese dalla lettera di sollecito; invio del preavviso di distacco in caso di persistente mancato pagamento, dopo un mese dalla diffida del legale; interruzione della fornitura, decorsi 15 (quindici) giorni dal ricevimento del preavviso di distacco.
Anche se la curatela ha più volte spiegato di dover portare avanti una gestione in chiusura, di aver preso in considerazione i morosi di lunga data comunque più volte allertati dalla precedente gestione e di non dover rispettare la carta dei servizi e il contratto.
”Come mai non è stato ancora attivato per Solarino il fondo di solidarietà previsto dal contratto – aggiunge – dato che questo Comune ha già trasmesso, due volte, l’elenco dei cittadini indigenti, nella speranza che finalmente si possa procedere all’attivazione del fondo? Invito la società a ripristinare immediatamente l’erogazione dell’acqua a tutti quegli utenti nei confronti dei quali non sia stata rispettata la tempistica prevista e per gli altri utenti chiedo che sia verificata la condizione di morosità, spesso solo apparente poiché considerata in relazione a fatture emesse per consumi solo presunti, attraverso regolari letture del contatore cosi come previsto nella carta dei servizi.
Qualora lo stato di morosità non risulti accertato, invita perentoriamente l’impresa a ripristinare la fornitura in attesa di verificare lo stato debitorio degli utenti rispetto ai consumi effettivi. L’acqua costituisce una risorsa primaria, essenziale per la vita e l’igiene della persona e pertanto sarebbe opportuno provvedere nei casi di reale morosità all’applicazione di riduttori dell’erogazione in modo da consentire a chiunque la disponibilità minima giornaliera”.
Anche in questo caso, però, è più una speranza poiché non ci sono le condizioni tecniche, nella provincia di Siracusa, per diminuire la portata dell’acqua che arriva nelle abitazioni. Il sindaco Scorpo, in ogni caso, conclude riservandosi di procedere nei modi consentiti dalle leggi vigenti contro la società nel caso malaugurato in cui l’interruzione arbitraria del servizio idrico arrivi a comportare conseguenze negative di ordine pubblico, igiene e sanità.
Luca Signorelli
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