È Ferla il sesto comune virtuoso in Sicilia, la piccola municipalità del versante siracusano dei Monti Iblei, entra ufficialmente nell’Associazione nazionale dei Comuni Virtuosi, a seguito di una rigorosa selezione il cui esito positivo è stato comunicato nelle scorse giornate da una lettera di accettazione della candidatura firmata dal Presidente del Club, Bengasi Battisti.
Si definisce sempre più un volto con una fisionomia nuova della Sicilia, dai connotati creativi e intraprendenti, rappresentata nell’Associazione dal nuovo ingresso di Ferla e dalle municipalità di Lampedusa e Linosa, Regalbuto, Petrosino, Collesano e Aci Bonaccorsi. Nella serata di Mercoledì 26 Ottobre, il Consiglio Comunale della cittadina iblea ha, infatti, deliberato all’unanimità l’adesione alla rete dei Comuni Virtuosi, ufficializzando la presenza di Ferla come primo comune virtuoso del Sud-Est della Sicilia nell’Associazione, a seguito.
“Dopo l’ingresso nel prestigioso Club Anci de “I Borghi più belli d’Italia” del novembre 2014, un ulteriore riconoscimento di scala nazionale arriva alla nostra cittadina”, racconta emozionato Michelangelo Giansiracusa, Sindaco di Ferla, rieletto a Giugno primo cittadino della municipalità.
“Aderire ad un network di comunità virtuose selezionate in tutta Italia, ci permetterà ancora di più – prosegue il Sindaco – di migliorare la qualità della vita dei cittadini ferlesi, invitandoci alla condivisione e al confronto costruttivo con gli altri comuni della rete, in un dibattito positivo verso una gestione sempre più sostenibile e partecipata dei nostri territori“.
L’Associazione nazionale dei Comuni Virtuosi è una rete di qualità di Enti locali, fondata nel 2005 su iniziativa di quattro comuni: Monsano (AN), Colorno (PR), Vezzano Ligure (SP) e Melpignano (LE); obiettivo del network è diffondere nei i cittadini nuove consapevolezze e stili di vita ecosostenibili, sperimentando buone pratiche attraverso l’attuazione di progetti concreti, e favorendo la partecipazione attiva delle comunità alla pianificazione delle politiche di gestione del territorio.
Requisito fondamentale per divenire soci di questa rete è che il Comune candidato abbia già concretizzato con risultati alla mano progetti di “buone pratiche” nelle seguenti macro aree “Stili di vita”, “Impronta Ecologica”, “Rifiuti”, “Mobilità Sostenibile” e “Gestione del Territorio”. Secondo il manifesto dell’Associazione solo “i Comuni che si impegnano a proteggere il capitale naturale e culturale del proprio territorio, attraverso politiche concrete nel campo della sostenibilità ambientale, urbanistica, sociale e di tutela dei beni comuni “, vi possono aderire.
Ferla, dal suo canto, aveva già cantierato “buone pratiche” consolidate per ciascuna delle macro aree citate attraverso i seguenti progetti: “Ferla Slow Living”, “Scuole 2.0”, “Compost-iamoci Bene”, “Ferla Agorà” e “B.E.L.L.O. Ferla”.
“L’ingresso di Ferla nell’Associazione è stato reso possibile – conclude il primo cittadino – grazie al circuito di buone pratiche attivato negli scorsi anni dall’amministrazione, ma soprattutto grazie alla comunità che, giorno dopo giorno, ha reso tale circuito proprio, in un dialogo costante con le istituzioni comunali. Ai nostri concittadini dedichiamo, pertanto, questo riconoscimento“.
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