A chiarimento della nota inviata al Presidente della Regione e all’Assessore Marino sulla costituzione della SRR (LEGGI QUI), il Presidente dell’Unione dei Comuni Valle degli Iblei e Sindaco di Ferla, Michelangelo Giansiracusa a nome dei 7 comuni iblei, precisa quanto segue:
“L’Unione dei Comuni, senza volontà di boicottaggio alcuno, ha invitato tutti ad una riflessione complessiva sull’immediata opportunità della costituzione della SRR, alla luce della prossima costituzione dei liberi consorzi tra Comuni.
E’ stato lo stesso Presidente Crocetta, all’indomani del disegno di legge n. 278, Norme transitorie per l’istituzione dei consorzi di comuni poi diventato, legge regionale n.7 del 27.03.2013, a dichiarare quali potrebbero essere le funzioni dei Consorzi, ovvero quelle attualmente ricoperte dagli Ato e dalle Srr (Società per la regolamentazione dei rifiuti), e dai distretti turistici. Su queste anticipazioni, fornite dal Presidente Crocetta, si baserà il progetto organico di riforma che dovrà essere approvato entro il 31 dicembre del 2013.
La nostra posizione nasce, quindi, dalla necessità di ottenere un chiarimento da parte della Regione evitando, in tal modo, inutili rallentamenti e duplicazioni successive. Rimane ferma la volontà da parte dell’Unione di presentare un progetto autonomo di Ambito di Raccolta Ottimale che consenta di gestire in modo efficiente il servizio di raccolta dei rifiuti nel comprensorio ibleo. Nessuno intende sottrarsi alle proprie responsabilità; auspichiamo un confronto ampio, peraltro sollecitato in più di un’occasione.
L’Unione dei Comuni, al di là delle riserve espresse, ha già proposto il metodo per individuare i componenti del CDA e del collegio sindacale della SRR: competenze e professionalità interne ai comuni di comprovata esperienza. Superando le logiche campanilistiche, durante i precedenti incontri, abbiamo proposto la scelta di soggetti non riconducibili a nessuna delle 7 municipalità facenti parte l’Unione e che non siano in alcun modo individuati sulla base di vecchie logiche spartitorie.
Non pensiamo di poter ricevere lezioni o ammonimenti di sorta proprio perché non intendiamo abdicare in alcun modo nei confronti di nessuno rispetto al governo del territorio”.
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