Sono solo 8 i Comuni della provincia di Siracusa ad aver approvato il piano di Protezione Civile e, in generale, scarseggiano in tutto il territorio, le figure professionali in grado di fronteggiare le questioni legate a questo settore. Oltre al Capoluogo, solo Avola, Canicattini Bagni, Buccheri, Lentini, Melilli, Palazzolo Acreide e Priolo Gargallo possono accedere, quindi, alle dotazioni strumentali e logistiche che il dipartimento regionale di Protezione civile ha predisposto per far fronte alle emergenze in caso di calamità sismiche o idrogeologiche.
Dotarsi di un piano di Protezione civile significa, per ogni Comune, essere pronti a intervenire per prevenire i rischi e tutelare la popolazione. Ai Comuni che si sono già dotati del piano, il dipartimento mette a disposizione importanti strumenti come telefoni cellulari per tenere in contatto i tecnici comunali e la Protezione civile così da poter pianificare gli eventuali interventi da attuare in caso di calamità naturale.
Di questo si è discusso ieri, a palazzo Vermexio a Siracusa, durate una riunione organizzata dall’Anci Sicilia che ha messo a confronto i sindaci e i rappresentanti dei Comuni aretusei, con i tecnici del dipartimento regionale di Protezione civile, e durante la quale è stata presentata la piattaforma Geos (Gestione Emergenze e Comunicazione Sicilia) che consente la gestione operativa di eventi, emergenze, missioni e risorse sull’intera isola.
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