Importante riconoscimento nazionale ieri per la biblioteca comunale “G. Agnello” di Canicattini Bagni al Salone del Libro di Torino, dove ha vinto, classificandosi al primo posto, con il cortometraggio “Qualcosa da dirti”, l’IX edizione della sezione fiction del concorso “A corto di libri 2017 – I cortometraggi raccontano le biblioteche”, organizzato dall’Associazione Italiana Biblioteche AIB e da International Federation of Library Associations and Institutions (Ifla).
A ritirare il premio, nello stand Aib del Salone del Libro di Torino 2017, c’erano la dirigente del VI settore e della Biblioteca comunale, Paola Cappè, e i due giovani canicattinesi autori del corto, la sceneggiatrice Desirèe Bordonaro, sua l’idea del film, e il regista Francesco Stealth Cultrera.
Protagonisti del cortometraggio sono i giovani impegnati nei progetti del Servizio Civile Nazionale (A. Fabrizio Cacialli, Giusy Giangravè, Livia Uccello, Alessia Lorefice, Livia Amato, Simona Lombardo, Rosario Amenta, Helena Cultrera, Rosaria Rizza, con loro anche Simone Lombardo e Alessio Salerno), con la collaborazione dei dipendenti comunali della Biblioteca, Marinella Buonocore, Carmela Gulino e Sebastiano Mangiafico, mentre alla lavorazione e alla riprese nei locali di Palazzo Messina-Carpinteri, che ospitano la Biblioteca, a coadiuvare Cultrera c’era Alessio Salerno.
Alla selezione dei testi, invece, hanno lavorato A. Fabrizio Cacialli e Simona Lombardo. l cortometraggio racconta della nascita di una storia d’amore tra Fabio (A. Fabrizio Cacialli) e Alice (Giusy Giangravè) che frequentano la Biblioteca. Il ragazzo si trova li per caso, per consultare un testo, mentre la ragazza è un’assidua frequentatrice di quel luogo straordinario ricco di cultura e di conoscenza. Dopo un intenso gioco di sguardi e grazie alla complicità della bibliotecaria (Livia Uccello), i due inizieranno a comunicare tramite un insolito scambio di testi.
Questo intreccio e questo messaggio del voler coniugare la promozione della Biblioteca, con un significato più profondo suggerito dalla storia raccontata, nella quale si trovano i concetti riguardanti l’amore e il superamento della disabilità grazie ai libri, dove evidente è l’importanza della cultura in ogni ambito della vita, ha portato il cortometraggio della Biblioteca “G. Agnello” di Canicattini Bagni, ad avere il riconoscimento della giuria internazionale presieduta dal critico Fabio Melelli.
Un corto fatto da giovani rivolto principalmente ai giovani per raccontare il progetto avviato in questi ultimi anni dall’Amministrazione comunale con la dirigente Paola Cappè, nell’aprire ai cambiamenti sociali la Biblioteca, spesso superata nel concetto di solo ed esclusivo deposito di libri dall’avvento della rete e di Internet che, di fatto, hanno globalizzato le conoscenze, ridandole una “nuova vita”, facendola diventare sempre più un “luogo sociale”, mantenendo la magia e il fascino di sempre.
“La biblioteca – sottolinea Paola Cappè – grazie alla sensibilizzazione di un’amministrazione che ha saputo ascoltare e coglierne i cambiamenti, si apre ed occupa sempre più spazi di “welfare culturale”, come li definisce Antonella Agnoli, la signora delle Biblioteche pubbliche in Italia, che due anni addietro, insieme a Vincenzo Santoro dell’Anci nazionale, l’Associazione dei Comuni Italiani di cui è vice presidente regionale il Sindaco Paolo Amenta, hanno voluto visitare anche la nostra Biblioteca in occasione del loro viaggio-inchiesta svolto in 5 Regioni, tra queste la Sicilia. La loro analisi e i loro suggerimenti sul futuro di un luogo che era solo di lettura, per noi sono diventati un programma di lavoro che si apre non solo alle letture per i più piccoli, ma anche al gaming, al cucito, alla pittura, alla cucina. Insomma alla società“.
E le risposte, in termini di partecipazione e condivisioni, non sono mancate ad arrivare, come dimostrano gli iscritti ai vari laboratori, non ultimi quelli di Nati per Leggere, pittura su tela, gastronomia, di Burraco e, in estate (giugno, luglio e agosto) ancora di altri giochi di società (Dobble, Crossing, Timeline, Monopoli, Risiko, Cluedo, Scarabeo), ed ad altro ancora, per socializzare e tenere la mente allenata.
“La biblioteca – aggiungono il sindaco Paolo Amenta e l’assessore al Welfare, Pubblica Istruzione e Spettacolo, Marilena Miceli, congratulandosi con gli autori e quanti hanno lavorato al cortometraggio – diventa una vera e propria piazza che si apre a tutto campo alla società e sapere, ma anche, come raccontato dal cortometraggio presentato al Salone del Libro di Torino, all’amicizia e all’amore. Siamo soddisfatti del risultato che proietta a livello nazionale la nostra Biblioteca ed i nostri giovani, anche professionalmente, facendoli uscire dai confini localistici. Un’opportunità che li porta a confrontarsi con una piattaforma ed un sistema europeo dove i concetti di cultura e di biblioteche aperte sono molto più avanzate”.
© Riproduzione riservata - Termini e Condizioni
Stampa Articolo