A Ferla la V edizione della CoPed Summer School: da Boston, Memphis e Catania per sviluppare progetti e strategie

Universitari da tutto il mondo svilupperanno progettualità legate allo sviluppo di strategie di comunità per la gestione dei rifiuti nelle municipalità della Valle del Simeto

Venerdì 9 giugno, Ferla ospiterà una delegazione internazionale di studenti, guidata dal Antonio Raciti, in seno alla V edizione della CoPed Summer School, scuola estiva di pianificazione di comunità e progettazione ecologica, promossa dall’Università Statunitense di Memphis in partnership con l’UMASS Boston e l’Università degli Studi di Catania. Universitari da tutto il mondo svilupperanno progettualità legate allo sviluppo di strategie di comunità per la gestione dei rifiuti nelle municipalità della Valle del Simeto.

Tra i casi studio scelti e da focalizzare in campo di buone pratiche ecosostenibili per l’edizione 2017, la Scuola ha individuato le best practices del Comune di Ferla, azioni che hanno reso la municipalità dell’entroterra siracusano Comune Virtuoso. A Ferla, gli studenti visiteranno l’Ecostazione, centro comunale per la raccolta differenziata di qualità, le Case del Compost, prime compostiere comunitarie del Sud Italia per una riduzione della frazione organica, le compostiere di quartiere e la Casa dell’Acqua. Incontreranno, inoltre, anche l’associazione Ricicreo Ferla che da anni si dedica, con originalità e creatività, alla realizzazione dello step numero 6 della Strategia Internazionale “Zero Waste”, riuso e riparazione dei rifiuti locali.

E’ un onore per noi essere stati selezionati come buona pratica nell’ambito di un progetto scientifico di alta valenza e di caratura internazionale come la CoPed Summer School – commenta il sindaco di Ferla Michelangelo Giansiracusa -. La scelta di Ferla da parte di osservatori internazionali ci conferma sempre più che le azioni intraprese in questi anni vanno verso la giusta direzione, e rafforzano l’idea che spesso le grandi criticità che contraddistinguono le nostre municipalità, vedi il tema del management dei rifiuti solidi urbani, può essere affrontato in modo serio e risolutivo con piccole pratiche che vengono dal basso, che non stravolgono le comunità, bensì favoriscono un senso di partecipazione e identità che va recuperato, laddove smarrito, promosso e tutelato“.


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