I Carabinieri della Compagnia di Augusta, nella tarda serata di ieri, hanno tratto in arresto per il reato di furto aggravato e resistenza a pubblico ufficiale Emanuele Nisi, 19enne e Gesù Biase Dragonetti, 22enne, entrambi di Lentini, nullafacenti, pregiudicati.
Nello specifico, i militari della Stazione di Sortino, impegnati nel quotidiano servizio di controllo del territorio, nel transitare dal viale Mario Giardino, dove insistono numerose supermercati, notavano due persone sospette, non del luogo, a bordo di uno scooter bianco privo di targa che sovente rallentava la marcia consentendo ai due di rivolgere la loro attenzione, oltretutto, alle abitazioni del centro cittadino. Alla vista dell’autoradio i due cambiavano direzione facendo perdere le proprie tracce fra i vicoli ove l’autovettura non aveva però possibilità di poterli seguire. È cosi che i militari operanti decidevano di dividersi, distribuendo le forze, e utilizzare altri mezzi fin quando, rintracciati nuovamente dopo poco, decidevano di tenersi a debita distanza e controllarne le mosse. I due scendevano dal motorino e occultavano, in una siepe vicina, uno zaino.
Appena allontanati i militari verificavano che all’interno erano contenute bottiglie di alcolici e diversi generi alimentari. Dopo qualche minuto gli stessi soggetti uscivano dal vicino supermercato “Crai” e quindi i militari decidevano di procedere al controllo. I due opponevano attiva resistenza strattonando gli operanti che però riuscivano a bloccarli con il plauso di decine di cittadini che assistevano alla scena.
All’interno dello zaino i carabinieri di Sortino rinvenivano altri prodotti alimentari, appena trafugati dagli scaffali del citato esercizio commerciale, per un valore complessivo di circa 250 euro. Le intenzioni dei due ladruncoli erano tentare di ricettare la merce, rivedendola ai bar del luogo, ma fortunatamente l’intervento dei carabinieri ha interrotto lo studiato disegno criminoso. La refurtiva veniva restituita ai proprietari e gli arrestati, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, sono stati sottoposti agli arresti domiciliari nelle rispettive abitazioni.
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