Con propria ordinanza sindacale 8 del 7 luglio, il sindaco di Canicattini Bagni, Marilena Miceli, ha disposto, come approntato dall’Ufficio Tecnico comunale, da oggi martedì 11 luglio, la riapertura del Centro di raccolta comunale o isola ecologica di contrada “Bosco di Sopra”, lungo la S.P. 14 Maremonti, chiusa lo scorso 19 settembre a causa di un incendio, si presume di origine dolosa, che ne aveva distrutto la tettoia e parte dei locali.
Nella struttura, i cui lavori di ripristino effettuati con oneri a carico del Comune sono stati conclusi nella prima settimana di luglio, verranno conferiti e stoccati i rifiuti riciclabili e ingombranti già differenziati dall’utenza domestica e non domestica. Il centro sulla Maremonti, alle porte del centro abitato, gestito temporaneamente da personale comunale, resterà aperta 3 giorni a settimana, il mercoledì e il venerdì dalle 9 alle 11 e il martedì pomeriggio dalle 15,30 alle 17,30.
Vi si potranno conferire le seguenti tipologie di rifiuti: Imballaggi di plastica, già compressi, (CER 15.01.02); Imballaggi di vetro (CER 1.5.01.07); Carta e cartone, già compressi (CER 15.01.01 e 20.01.01); Imballaggi metallici (CER 15.01.04); Legno (CER 20.01.37 e 20.01.38); Ingombranti (CER 20.03.07); Beni durevoli RAEE (Codici CER 20.10.23,20.01.35,20.01.36); Vetro (CER 20.01.02); Plastica (CER 20.01.39); Metalli (CER 20.01.84); Imballaggi di legno (CER 15.01.03).
L’assenza di un Piano regionale sull’impiantistica e la chiusura della piattaforma “Ofelia” di Ramacca, per il rifiuto organico, continua intanto a “bloccare” i Comuni nel conferimento dell’umido e a frenare la percentuale di riciclaggio e il raggiungimento di quel 65% imposto dalla stessa Regione entro l’anno.
“La riapertura della nostra Isola Ecologica sulla Maremonti assumeva carattere di urgenza – ha sottolineato il sindaco, Marilena Miceli – visto il lungo protrarsi della chiusura a causa dell’incendio e, soprattutto, il fatto che la società “S.R.R. Siracusa”, deputata per legge all’organizzazione comprensoriale dei rifiuti, alla data odierna non ha redatto il Piano d’Ambito che dovrà approvare l’assessorato regionale dei Servizi di Pubblica Utilità. Per cui come Comune ci siamo fatti carico dei lavori dando così la possibilità ai cittadini, come avevamo annunciato nei mesi scorsi, di poter conferire i rifiuti riciclabili e ingombranti. Certo, la questione rifiuti diventa sempre più problematica in Sicilia e per i Comuni, considerata la continua mancanza di un Piano Regionale per l’impiantistica, e la saturazione di quelle piattaforme come “Ofelia” a Ramacca dove conferivamo, assieme a tanti altri Comuni la parte umida. Per quanto ci riguarda, se con il nostro sistema del “porta a porta” in poco più di due mesi, Aprile e Maggio, eravamo riusciti a triplicare i dati della differenziata, passando da circa il 14% al 41,60%, con la chiusura di Ramacca, nel mese di giugno abbiamo appena raggiunto il 45%, quando in base alla raccolta avremmo potuto essere vicini al 60%. Ma purtroppo a ufficializzare i dati non è quanto raccogli ma quanto conferisci. Inconcepibile che la stessa Regione che ci impone di raggiungere un dato, continua a non mettere i Comuni nelle condizioni di poterlo fare“.
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