Canicattini Bagni, il Consiglio comunale approva a maggioranza il Bilancio di previsione e all’unanimità il regolamento del bilancio partecipativo

scongiurata, pertanto, l'ipotesi dell'intervento del Commissario ad acta inviato dalla Regione, così come in tanti altri comuni siciliani che non hanno potuto approvare lo strumento finanziario

Il Comune di Canicattini Bagni dall’altro ieri sera rientra tra gli Enti che hanno approvato il Dup e il Bilancio di previsione 2017/2019, scongiurando, pertanto, l’eventuale intervento del Commissario ad acta inviato dalla Regione, così come in tanti altri comuni siciliani che non hanno potuto approvare lo strumento finanziario proprio per responsabilità della stessa Regione, ed è questo il paradosso rimarcato negli interventi in Consiglio comunale, in particolare dal sindaco Marilena Miceli, come più volte denunciato da AnciSicilia, non avendo alla data odierna comunicato la ripartizione dei fondi e l’ammontare dei propri trasferimenti agli enti locali.

Ciononostante i Comuni si sono ritrovati con la spada di Damocle dei commissariamenti che, come recita la normativa in vigore, entro 30 giorni dalla notifica da parte dell’inviato della Regione, potrebbe portare persino allo scioglimento dei consigli comunali inadempienti e alla decadenza dei sindaci. Pericolo scongiurato, dunque, a Canicattini Bagni, dove già lo scorso 6 Settembre la Giunta aveva approvato lo schema di Bilancio 2017-2019 e subito dopo provveduto alla convocazione del Consiglio da parte del presidente Paolo Amenta.

Ed è stato proprio il presidente Amenta ad aprire i lavori ponendo in votazione l’approvazione del verbale dell’ultima seduta, votato all’unanimità da tutti i Consiglieri, gli 8 della maggioranza di “Sviluppo e Futuro” e i 4 della minoranza di “Insieme per Cambiare”. Per le comunicazioni in aula ha poi preso la parola il sindaco Marilena Miceli per rendere noto ed invitare i consiglieri a partecipare, non appena resa nota la data, alla visita del nuovo Prefetto di Siracusa, Giuseppe Castaldo, accompagnato dai vertici provinciali delle Forze dell’Ordine.

Inoltre, il primo cittadino ha informato il Consiglio delle soluzione dei problemi che nei mesi scorsi si erano rilevati al Centro Unificato Prenotazioni (Cup) di via Umberto a Canicattini Bagni, a causa della carenza di personale amministrativo da parte dell’Asp di Siracusa, per quanto riguarda le prenotazioni di visite specialistiche e il rilascio di presidi sanitari, ed evitare così il peregrinare degli utenti a Siracusa o a Palazzolo.

Grazie al lavoro sinergico con l’Asp – ha detto il sindaco – e la disponibilità dell’Amministrazione comunale ad aumentare a 12 le ore della propria dipendente che già da tempo veniva impiegata negli uffici del Cup assieme ad un autista per garantire i presidi sanitari direttamente in sede agli cittadini richiedenti, il Centro Unificato Prenotazioni di via Umberto continuerà a funzionare senza interruzioni. Per cui è già stato avviato un periodo di formazione della nostra dipendente e presto sia le prenotazioni specialistiche sia il ritiro dei presidi sanitari verrà garantito a Canicattini Bagni“.

Chiuso il punto all’ordine del giorno riguardanti le comunicazioni, il presidente Paolo Amenta ha posto in discussione l’approvazione delle modifiche alla convenzione per la gestione associata, nel territorio dell’Unione dei Comuni “Valle degli Iblei”, del servizio di segretariato sociale, ora “servizio sociale professionale,” svolto dai sei assistenti sociali in carico all’Unione e dislocati nei vari Comuni aderenti. Tra le modifiche procedurali, quella che più è stata oggetto di confronto tra  maggioranza e minoranza ha riguardato il contributo non più fisso, ma deciso annualmente dall’Unione, che i sette Comuni aderenti devono versare per coprire i costi complessivi del servizio sociale professionale.

Sull’argomento ha dichiarato la contrarietà del gruppo “Insieme per Cambiare” il Consigliere Sebastiano Garro, giudicandolo “un assegno in bianco”, non essendo quantificato il quantum da versare.

Di tutt’altro parere il Consigliere Sergio Petrolito, Presidente della 3° Commissione consiliare che ha espresso parere favorevole: “La Giunta dell’Unione è costituita da tutti i Sindaci, così come il Consiglio è formato dai rappresentanti di tutti i Consigli comunali che oltre a controllare i costi di certo non hanno interesse a stabilire cifre che non siano quelle reali di copertura del servizio“.

Dello stesso parere il Presidente Paolo Amenta, che ha specificato come attualmente il contributo versato dai comuni  sia a ribasso rispetto al servizio che viene dato. Su richiesta dei Consiglieri è intervenuto anche il Segretario generale, Sebastiano Grande, che svolge lo stesso ruolo anche all’Unione dei Comuni, per specificare come il sistema della contribuzione fissa fosse errato sin dal primo momento, non riuscendo a coprire a fine anno le spese del servizio dato ai vari comuni. Da qui la scelta di modificare, attraverso l’approvazione di tutti i Consigli comunali, il vecchio sistema con la determinazione annuale della contribuzione.

Per dichiarazione di voto ha poi preso la parola il capogruppo di “Insieme per Cambiare”, Danilo Calabrò, annunciando il voto contrario del suo gruppo. Voto favorevole invece quello annunciato dal capogruppo di “Sviluppo e Futuro”, Sebastiano Gazzara. Alla fine le modifiche venivano approvate con 8 voti favorevoli e 4 contrari.

Si è così passati al punto successivo relativo all’approvazione del “Programma dei lavori pubblici triennio 2017-2018-2019 e delle forniture di beni e servizi biennio 2017-2018”.

Ad illustralo l’assessore ai Lavori Pubblici, Pietro Savarino, che ha sottolineato come il programma sia composto da 44 opere-priorità e da 5 interventi di forniture e servizi, tra questi il servizio di igiene ambientale, quello di gestione del depuratore, e tra le forniture da segnalare il percorso letterario culturale “Antonino Uccello”, l’installazione di 2 chioschi in piazza Borsellino, e gli interventi di illuminazione sterna al centro abitato con fonti di energia rinnovabile.

Tra le opere pubbliche, ha continuato Savarino, quelle già finanziate, ad iniziare dall’ampliamento del cimitero, dalla ristrutturazione delle facciate e delle coperture del palazzo comunale, il programma di riqualificazione urbana nel proseguo di quello di via Grimaldi, con realizzazione di alloggi “social house” da concedere a canone sostenibile, con la ristrutturazione dell’ex Lazzaretto dei Campicelli per adibirlo a centro sociale polifunzionale,  la ristrutturazione del campo sportivo con realizzazione di manto in erba sintetica, tribunette e sistemazione spogliatoi, e la messa in sicurezza dell’ex discarica comunale di Contrada Bagni.

A seguire, per il prossimo anno tutta una serie di interventi riguardanti la messa in sicurezza delle scuole, la regimentazione delle acque piovane in proseguo di quanto già realizzato, il completamento della riqualificazione del centro storico, il centro polifunzionale di Villa Alagona, gli impianti di efficienza energetica negli edifici comunali, la rifunzionalizzazione del Foro Boario, ed altro, per le quali occorre accedere, come per le scuole, al fondo di rotazione per le progettazioni non appena definite le linee guide da parte del Ministero, per poter partecipare ai vari programmi Por o altro tipo di finanziamento.

Sul punto in questione è intervenuta il consigliere di minoranza Luisa Chiarandà, per dichiarare la contrarietà del suo gruppo alle priorità stabilite dall’amministrazione comunale nel Piano triennale dei Lavori Pubblici, che a suo dire dovrebbe invece prevedere prima di tutto i lavori di messa in sicurezza delle scuole, e ancora la riqualificazione delle periferie e il “social house” realizzato acquisendo le abitazione del centro storico attualmente sfitte. Opere che, secondo il consigliere di “Insieme per Cambiare” potrebbero concorrere nelle varie misure Por in scadenza.

Interpellato è intervenuto il Dirigente dell’Ufficio tecnico, il geometra Capo Giuseppe Carpinteri, per ribadire che le opere inserite in priorità sono opere già esecutive coperte da finanziamenti mentre per il resto occorre reperire innanzitutto i fondi per le progettazioni esecutive, che attualmente in Comune non dispone, e per cui si sta verificando la possibilità di poterli recuperare attraverso i vari strumenti finanziari, dal Bilancio, già di per se esiguo, ad eventuali bandi che dovrebbero essere emanati per questa finalità.

Sull’argomento sono intervenuti il presidente Amenta, il Sindaco, e il Consigliere Sebastiano Cascone. Quest’ultimo, per ricordare che per quanto riguarda il recupero degli alloggi sfitti da utilizzare in “social house”, già qualche anno addietro l’amministrazione guidata dall’allora sindaco Paolo Amenta, aveva pubblicato un avviso in città per chiedere ai cittadini di aderire all’iniziativa, con esito del tutto negativo. Ciononostante, ha sostenuto Cascone, bisogna ancora tentare, tenendo conto che una parte dell’eventuale finanziamento attiene all’intervento dei privati.

Messo in votazione il punto, dopo le dichiarazioni dei Capigruppo Calabrò e Gazzara, veniva approvato con gli 8 voti della maggioranza e i 4 contrari della minoranza.

Per quanto riguarda invece il “Piano per la valorizzazione e la dismissione dei beni immobili dell’ente triennio 2017/2019”, tra questi il Mulino Passo le Vacche, Lazzaretto Campicelli, Lavatoio e Mulino sulla SP 14, non prevedendo nessuna dismissione da parte del Comune, il punto veniva approvato con 8 voti favorevoli del gruppo “Sviluppo e Futuro” e le astensioni dei 4 Consiglieri di “Insieme per Cambiare”.

Il punto successivo ha riguardato il Dup e il bilancio di previsione 2017-2019 (21.881.727,88 di cui però 12.887.000,00 per partita di giro) aperto da una relazione del sindaco Marilena Miceli con la quale ha illustrato le innovazioni, dal punto di vista finanziario, contabile, programmatico e gestionale, che la normativa prevede per lo strumento finanziario.

Non è superfluo evidenziare le difficoltà – ha ribadito il Sindaco Miceli –  che ha dovuto affrontare e risolvere la compagine amministrativa, nella redazione del presente strumento finanziario,  con la consapevolezza da una parte e, con l’obbligo dall’altre, del rispetto di alcune regole fondamentali ai fini di una sana gestione economica-finanziaria, quali: il pareggio di bilancio; la salvaguardia degli equilibri finanziari; e l’invarianza delle aliquote dei tributi comunali, ferme al 2014, garantendo, peraltro, un livello dignitoso dei servizi erogati alla comunità“.

Il Sindaco ha poi evidenziato come la decisione dello Stato di porre a carico dei cittadini tutte entrate degli enti locali relative a Imu, Tari e Tasi (la Iuc), abbia messo in forte difficoltà i Comuni, passati da “entrate certe a quelle incerte”, considerato che a causa della crisi che  ha colpito larghe fasce di popolazione, molti cittadini non sono nelle condizioni di poter pagare i Tributi, le cui tariffe a Canicattini sono ferme al 2014 senza mai essere state modificate, determinando così per il Comune, una significativa crisi di liquidità.

Questo comporta, a causa anche dei mancati trasferimenti dei fondi regionali – ha aggiunto il Sindaco – un continuo ricorso a scoperture di cassa attraverso la Tesoreria e quindi al pagamento di interessi. Somme purtroppo necessarie per pagare stipendi e garantire in efficienza i servizi ai cittadini. Nonostante questo siamo comunque orgogliosi di aver rispettato ancora una volta tutti i parametri imposti dalla legge e aver tenuto in equilibrio il Bilancio“.

Per ciò che concerne la spesa, la previsione è stata effettuata tenendo conto delle spese sostenute in passato, delle spese obbligatorie, di quelle consolidate e di quelle derivanti da obbligazioni già assunte in esercizi precedenti. Inoltre, nel Bilancio di previsione sono stati inseriti nel Fondo Crediti di Dubbia Esigibilità (FCDE), 185.866,59 euro per il 2017, 217.811,65 per il 2018, e 239.887,00 per il 2019, a testimonianza proprio dei problemi descritti dal Sindaco nell’incassare i Tributi da parte dei cittadini in difficoltà.

Critico, sulla proposta di Bilancio predisposto dall’Amministrazione, il Capogruppo di “Insieme per Cambiare”, Danilo Calabro.

Parlare di Bilancio di previsione – ha ribadito Calabrò – è anomalo, ma purtroppo sta diventando una normalità. Il Bilancio è una cosa serie e ci saremmo aspettati che si fosse costruito con l’apporto di tutti, maggioranza e minoranza, magari convocando in tempo l’apposita Commissione e non all’ultimo per esprimere in pochi minuti un parere. Per quanto ci riguarda l’abbiamo analizzato per macroaree e non nella sua parte analitica. Ciò che comunque salta agli occhi è questo continuo ricorso alla scopertura di cassa, mentre si potrebbero abbassare ulteriormente alcune spese come quelle telefoniche ed energetiche. Inoltre, ci saremmo aspettati una relazione molto più dettagliata ed approfondita da parte del Sindaco. Questo Bilancio lascia molti dubbi e incertezze, ad iniziare dalle mancate riscossioni. Nessun elemento ci trova d’accordo per cui voteremo contro“.

Nel dibattito che si è aperto, oltre alla Dirigente dei Servizi Finanziari, Emanuele Amato, che ha chiarito alcuni passaggi richiesti dai Consigliere, è intervenuto anche il Consigliere Sebastiano Cascone, per ribadire come lo strumento finanziario del Comune di Canicattini Bagni sia in equilibrio, nonostante i tributi fermi al 2014, le difficoltà di non avere liquidità e i sempre minori trasferimenti da parte della Regione.

Chiusi gli interventi il Presidente Amenta metteva ai voti il punto che veniva approvato con 8 voti a favore e 4 contrari. Stesso risultato, 8 si e 4 no, anche per quanto riguarda la presa d’atto della deliberazione n. 300/2016/PRSP della Corte dei conti, Sezione di controllo per la Regione siciliana, relativa all’esame del Rendiconto di gestione 2014 e conseguente adozione misure correttive, ai sensi dell’art. 148 bis del Tuel.

Positivo, infine, il giudizio da parte dei due gruppi consiliari per quanto riguarda l’approvazione del Regolamento comunale per l’attuazione del Bilancio partecipativo, quello che prevede l’utilizzo del 2% dei trasferimenti regionali in quota corrente, che per il Comune di Canicattini Bagni si aggirano intorno ai 16 mila euro annui, in progetti sociali, culturali o a seconda dei temi scelti dal Consiglio comunale attraverso avviso pubblico, proposti dai cittadini e dalle realtà associative della città. Il punto è stato approvato all’unanimità, 12 su 12.

Non essendoci poi altro argomento da discutere il Presidente Paolo Amenta ha chiuso i lavori.


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