Canicattini Bagni, Consiglio comunale: ieri discussione su sicurezza delle scuole e riqualificazione urbana

L’occasione, superato il secondo punto all’ordine del giorno, non essendo previste comunicazioni da parte del presidente né tantomeno dal sindaco Marilena Miceli, già dal terzo punto riguardante la ricognizione ed eventuale revisione delle partecipazioni societarie possedute dal Comune al 23 settembre 2016

Passato all’unanimità degli 11 consiglieri presenti in aula il primo punto riguardante l’approvazione del verbale dell’ultima seduta del 25 settembre, il Consiglio comunale di ieri sera, riunito in seconda convocazione essendo mancato il giorno prima il numero legale, si contraddistinto per il dibattito sulle procedure regolamentari delle commissioni e della stessa assise civica, tra il presidente Paolo Amenta e il gruppo di minoranza “Insieme per Cambiare”.

L’occasione, superato il secondo punto all’ordine del giorno, non essendo previste comunicazioni da parte del presidente né tantomeno dal sindaco Marilena Miceli, già dal terzo punto riguardante la ricognizione ed eventuale revisione delle partecipazioni societarie possedute dal Comune al 23 settembre 2016. L’argomento è stato illustrato dal segretario generale, Sebastiano Grande, riportando il risultato dell’attività ricognitiva che ha evidenziato come il Comune di Canicattini Bagni possieda delle partecipazioni dirette, obbligo di legge, come l’Ato SR1 Rifiuti con il 2,29% di capitale, e l’Ato 8 Siracusa per il servizio idrico integrato con l’1,35% di capitale, che vanno mantenute senza alcun intervento di razionalizzazione.

Così come le altre due società consortili nel quale è socio assieme ai Comuni dell’area montana, la Camera di Commercio e le associazioni di categoria, che è il Gal Val d’Anapo, dove la quota di partecipazione è dell’1,22% per un valore nominale di 129 euro, e il Gal NatIblei, quota dell’1,72%, valore 500 euro. Due strumenti di intermediazione necessarie, come previsto dalle normative, per l’utilizzo delle risorse finanziarie che arrivano dalla Comunità Europea o a livello nazionale e regionale, con progettazioni sul territorio riguardanti il Piano di Azione Locale per la nuova programmazione comunitaria 2014-2020.

Su questo punto è intervenuta il consigliere Francesca Cassarino chiedendo come mai la I commissione consiliare sia stata convocata per le 12 del 7 novembre, stesso giorno del Consiglio, quando la relazione del segretario, inviata come previsto dalla normativa alla Corte dei Conti ed al Ministero dell’Economia e delle Finanze, è del 12 Ottobre scorso.

Questo, assieme alla difficoltà tecniche di scaricare la convocazione inviata dagli uffici all’indirizzo della sua posta elettronica – ha continuato la Cassarino – non le avrebbero permesso di consultare gli atti relativi al punto in questione, da qui anche l’astensione in commissione“.

Alla Cassarino ha risposto il presidente Amenta, affermando che il regolamento prevede la convocazione delle commissioni, per i pareri sugli argomenti posti all’ordine del giorno, due giorni prima del Consiglio, ma in questo caso è stato fatta cinque giorni prima. Sull’argomento è intervenuto anche il consigliere Sebastiano Cascone per suggerire alla collega Cassarino, viste le difficoltà rimarcate, che avrebbe potuto consultarsi con l’altra compagna di gruppo presente in commissione, Luisa Chiarandà.

Di parere contrario il capogruppo di “Insieme per Cambiare”, Danilo Calabrò, che ha sostenuto come il regolamento non sia stato rispettato già per quanto riguarda la convocazione del Consiglio, da loro chiesto lo scorso 13 ottobre con l’inserimento dei prossimi punti sulla sicurezza delle scuole e i due piani di riqualificazione urbana di via Grimaldi e via Alfeo, andando oltre i 20 giorni previsti. Lo stesso per le commissioni i cui pareri, a suo giudizio, anche se non vincolanti ma obbligatori, dovrebbero essere già depositati agli atti del Consiglio e non prenderne conoscenza in aula.

A Calabrò ha ribattuto il presidente Amenta, evidenziando come le motivazioni della minoranza in merito alla convocazione del Consiglio, fatte anche sulla stampa, siano state strumentali, accusando il presidente di anteporre la sua campagna elettorale per le Regionali agli interessi dei cittadini. Amenta ha così chiarito che la scadenza dei 20 giorni per la convocazione della seduta consiliare era prevista per venerdì 3 novembre, alla vigilia della consultazione elettorale, per cui, volendo evitare che la seduta potesse essere appesantita dal dibattito e dallo scontro elettorale in atto, e tenuto conto che tutti gli uffici erano impegnati negli adempimenti elettorali, ha ritenuto opportuno derogare di tre giorni la convocazione fatta per martedì 7 novembre, all’indomani della conclusione delle procedure elettorali. Quindi nessuna fuga dai propri impegni di presidente dell’Assise Civica, ha puntualizzato Amenta.

Chiuso il dibattito sulle procedure regolamentari il capogruppo Danilo Calabrò ha annunciato il voto contrario del suo gruppo, ritenendo, altresì, non necessario il mantenimento delle quote nei due Gal. Il punto posto in votazione veniva approvato con gli 8 voti della maggioranza di “Sviluppo e Futuro” e i 3 voti contrari di “Insieme per Cambiare”. I tre punti successivi sono stati quelli richiesti dalla minoranza.

Si è iniziato con la sicurezza degli edifici scolastici presenti in città, e a leggere una serie di domande, inserite in una interrogazione, è stata Francesca Cassarino, alla luce, ha altresì specificato, della Giornata nazionale della sicurezza nelle scuole, che si svolge il prossimo 22 novembre in tutti gli istituti scolastici, istituita lo scorso anno con la legge Buona Scuola, in ricordo del tragico incidente avvenuto il 22 novembre del 2008 al liceo “Darwin” di Rivoli, nel torinese, quando uno studente diciassettenne perse la vita a causa del crollo di un soffitto di un’aula.

La Cassarino ha chiesto quali interventi l’amministrazione intendesse fare vista l’impossibilità ad accedere al Fondo di rotazione per la progettazione per problemi di equilibrio di bilancio in particolare per la palestra e una parte laterale della scuola “G. Verga”; se fossero a conoscenza della richiesta delle Dirigente scolastica dello stesso Istituto Comprensivo, del certificato di agibilità; se il Comune intenda presentare progetti di intervento con il Por-Fesr 2014-2020; se avesse effettuato ricognizione antisismica in base alle ordinanze del dipartimento di Protezione Civile; e infine cosa intenda organizzare per la Giornata nazionale sulla sicurezza.

Dopo una parentesi procedurale rilevata dal presidente Amenta, che ha invitato il gruppo di “Insieme per Cambiare” a non presentare interrogazioni se non nel punto riguardante le Attività Ispettive, ma piuttosto visto che ha chiesto l’inserimento di argomenti all’ordine del giorno, deve essere in grado di trattarli e relazionare, offrendo punti di discussione a tutto il Consiglio. Alla fine, in mancanza di relazioni, dopo un’ampia discussione nella quale è intervenuto anche l’assessore ai Lavori Pubblici e alla Pubblica Istruzione, Pietro Savarino, si è deciso di procedere, su invito del sindaco Marilena Miceli, con il metodo delle domande e risposte.

A rispondere è stata il sindaco Marilena Miceli, dichiarando che il Comune ha presentato al Dipartimento di Protezione Civile un’indagine diagnostica antisismica alla data del 2016 al Dipartimento di Protezione Civile, che ha però dato priorità a quelle scuole dei Comuni rientranti nella fascia di rischio 1, mentre Canicattini Bagni è inserita nella fascia 2.

Inoltre, che per quanto riguarda la programmazione Por-Fesr, avendo il Comune dal 2005 una serie di progetti di massima sugli interventi di adeguamento, dall’antisismico all’antincendio, e all’impiantistica, i tecnici sono al lavoro, assieme al responsabile Sicurezza dell’Istituto comprensivo cittadino, per la presentazione entro il 30 novembre dei relativi progetti di intervento antisismico nei plessi scolastici Mazzini, Garibaldi e nella parte laterale e della palestra dell’Istituto “G. Verga”.

Il sindaco nel chiarire che tutti gli edifici sono in possesso di certificazione di idoneità statica, ha così illustrato gli interventi antisismici già effettuati negli edifici: a iniziare dall’asilo nido, dove è stato appena costruita un’ala nuova; nella scuola materna S. Nicola; nella parte centrale dell’istituto “G. Verga”; mentre interventi di manutenzione straordinaria sono stati effettuati al Mazzini e al Garibaldi per l’adeguamento energetico da gasolio a metano, antincendio e dell’impiantistica. Interventi che sommati alla certificazione di staticità, portato al rilascio, man mano verranno conclusi i lavori, dei certificati di agibilità.

Per quanto riguarda l’appuntamento del 22 novembre, il sindaco Miceli ha invitato il gruppo di minoranza a programmare insieme un intervento. Concluso l’intervento del primo cittadino, il capogruppo di “Insieme per Cambiare”, Danilo Calabrò, si dichiarava soddisfatto delle risposte dell’amministrazione comunale.

Stessa modalità, domanda e risposta, veniva utilizzata anche per gli altri due punti all’ordine del giorno richiesti dalla minoranza, dopo l’intervento del vicesindaco, Domenico Mignosa, che consigliava per il futuro, vista la funzione ispettiva dei consiglieri comunali, al fine di velocizzare i lavori consiliari, una prima ricognizione informativa presso gli uffici di competenza

Per quanto concerne la riqualificazione urbana di via Grimaldi, finanziato dall’assessorato regionale alle Infrastrutture e da interventi di privati e Enti pubblici, dove oltre alle opere di urbanizzazioni è stata prevista la costruzione di 16 alloggi “social house” a canone sostenibile (4 alloggi da parte dell’Iacp e 12 da parte della società Domus Hotels di Siracusa).

A porre le domande è stato il capogruppo Calabrò chiedendo come mai la Domus abbia fermato da tempo i lavori agli scantinati pur avendo ricevuto dal Comune, tramite finanziamento regionale, la somma di 99 mila euro che, ha precisato Calabrò, “sembrerebbe essere superiore ai lavori realizzati”, pur avendo presentato una polizza fideiussoria a garanzia di poco più di 50 mila euro da parte di una società assicuratrice, ha precisato ancora Calabrò, “inserita nella blacklist della Banca d’Italia”, che il Comune ha già attivato non avendo più ricevuto alcuna risposta alle sollecitazioni inviate alla Domus.

A Calabrò ha risposto l’assessore Pietro Savarino, precisando che una parte del programma, quello relativo alla parte pubblica, quindi opere di urbanizzazione, riqualificazione dell’area di via Grimaldi, inerenti l’intervento del Comune, e quelli della realizzazione dei 4 alloggi da parte dell’Iacp (si attende solo la collocazione dei contatori dell’Enel), sono stati effettuati. Per quanto riguarda l’intervento dei privati, in questo caso la Domus, l’erogazione delle somme è avvenuta tramite stati di avanzamento lavori da parte della stessa Regione attraverso il Comune, e in quelle somme oltre ai lavori è previsto anche l’acquisizione del terreno e, in percentuale, la progettazione e tutti gli altri adempimenti, quindi nessuna somma in più rispetto al dovuto.

Savarino ha sottolineato che più volte il Comune ha sollecitato la società Domus a proseguire nel programma di costruzione e che comunque, a maggior cautela, l’Ente ha già passato tutta la documentazione a un legale per capire quali adempimenti assumere, compresa l’indizione di una nuova gara per l’individuazione di un nuovo privato che usufruendo delle agevolazioni finanziarie della Regione possa portare a termine l’intervento.

Sull’argomento è intervenuto anche il presidente Paolo Amenta, allora sindaco, specificando che il privato ha ancora a disposizione 270 mila euro di finanziamento pubblico oltre i vantaggi della vendita o affitto, a canone sostenibile, degli alloggi. Il consigliere Sebastiano Cascone, intervenendo, riprendeva l’intervento di Calabrò, in particolare la parola “sembrerebbe”, per chiedere allo stesso di produrre, eventualmente, un parere scritto da parte di un tecnico di sua fiducia. Chiusi gli interventi, però, anche per questo punto il capogruppo Danilo Calabrò dichiarava di essere soddisfatto delle risposte ricevute.

Si passava così all’ultimo punto, prima dell’attività ispettiva, relativo all’altro programma di riqualificazione urbana “Vivere qui” riguardante Via Alfeo e zone limitrofe, iniziato e mai concluso. A fare le domande il consigliere Sebastiano Garro, per sapere, visto che dopo il fallimento della ditta privata che doveva realizzare i 12 alloggi, l’amministrazione comunale ha pubblicato un nuovo avviso per individuare una nuova impresa, come mai di fronte alla presentazione di una sola busta, il sindaco di allora, Paolo Amenta, abbia deciso di non aprirla e di non procedere, rischiando così la perdita del finanziamento.

A Garro ha risposto il presidente Paolo Amenta, ricostruendo il percorso del programma di riqualificazione con il contributo del 50% della Regione, di un’area, quella di via Alfeo, che prevedeva la costruzione, sempre in social house, di 12 alloggi a canone sostenibile. Ad aggiudicarsi la gara una ditta di Avola che all’inizio dei lavori dichiarò fallimento. L’assessorato regionale, ha continuato Amenta, autorizzò il Comune a pubblicare un nuovo bando per individuare una nuova impresa che potesse riprendere il programma, evidenziandosi, nel frattempo, la difficoltà di acquisizione del terreno passato in mano al Tribunale e al curatore fallimentare. A presentare la busta, come già specificato da Garro, fu una sola ditta per cui il sindaco, in autotutela, decide di non aprirla per mancanza di concorrenzialità.

Ho valutato – ha precisato Amenta – l’impossibilità di poter mettere a confronto una proposta di qualità, per cui ho chiesto alla Regione di poter recuperare il milione di finanziamento rimasto ed inserirlo in un altro programma, quello di proseguo della zona di via Grimaldi. L’assessorato regionale alle Infrastrutture ha così trasferito il finanziamento rimasto nel programma di completamento della riqualificazione della zona ovest dell’abitato, rifinanziandolo con 3.296.264,50 euro, metà dei quali per la costruzione di 14 alloggi, e l’altra metà per il recupero della vecchia struttura dell’ex Lazzaretto (Campicelli) da destinare a centro sociale polifunzionale per i giovani della città, con relative opere di urbanizzazione e proseguo della strada 1° Traversa San Nicola, accanto all’asilo nido, per raggiungere gli alloggi e la struttura”.

Il Comune in questi giorni ha già provveduto alla pubblicazione dell’avviso pubblico per le procedure di acquisizione dei terreni o degli immobili, la cui scadenza è fissata per il 16 novembre prossimo. Per quanto riguarda via Alfeo, secondo Amenta, l’unica strada percorribile resterebbe quella dell’acquisizione da parte del Comune dell’area attualmente sotto tutela del Tribunale per potervi intervenire, bonificare e trasformarla in spazi collettivi. Chiuso l’intervento del presidente del Consiglio comunale, anche per questo terzo punto all’ordine del giorno richiesto dalla minoranza, il capogruppo Danilo Calabrò si è dichiarato soddisfatto della risposta.

Si è così passati all’attività ispettiva. Due le interrogazioni presentate in aula da Francesca Cassarino di “Insieme per Cambiare”. La prima riguardante i disagi ancora esistenti al Cup di via Umberto per quanto riguarda le prenotazioni delle specialistiche, attualmente effettuate una volta a settimana vista la carenza di personale da parte dell’Asp, che il sindaco aveva annunciato risolte e allargate a tre volte la settimana, dopo la firma del protocollo con il commissario straordinario dell’Azienda Sanitaria.

Nella risposta il sindaco ha ribadito la validità del protocollo grazie all’intervento dell’amministrazione comunale che ha messo a disposizione, per 12 ore la settimana, una dipendente del Comune, attualmente soggetta alla fase di formazione da parte dell’Asp.

La seconda interrogazione ha riguardato il mancato avvio della mensa scolastica nelle scuole materne e l’orario prolungato. A rispondere ancora il Sindaco, specificando che le competenze per la didattica e l’avvio del tempo prolungato spettano al Consiglio d’istituto della scuola e non al Comune che ne prende attivando la mensa per i bambini. Nel caso specifico, così com’è stato negli altri anni, l’inizio del tempo prolungato è stato fissato per il prossimo 4 dicembre, per cui, ha informato il primo cittadino, dal primo lunedì di dicembre verrà avviato il servizio di mensa, per cui è già in corso la raccolta delle richieste da parte dei genitori che potranno scaricare la modulistica da presentare dal sito del Comune dal menù “Uffici e Provvedimenti” sezione “Pubblica Istruzione e Università” o dal menù “Atti e Documenti” sezione “Avvisi e Domande”. Chiuso anche il punto sull’Attività Ispettiva, non essendoci altri punti all’ordine del giorno, il presidente Amenta dichiarava conclusi i lavori consiliari.


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