“Chi pensava, non avendo vinto le elezioni, di affidarsi ai giudici per sovvertire il voto dei canicattinesi e la legittima elezione del Sindaco di Sviluppo e Futuro, Marilena Miceli, e degli otto consiglieri della sua maggioranza, ha fatto un evidente flop“. Ad affermarlo è Marilena Miceli, primo cittadino di Canicattini Bagni, dopo la verifica delle schede fatta ieri in Prefettura su disposizione del Tar di Catania.
Riconteggio nato a seguito del ricorso presentato dal candidato sindaco di Insieme per Cambiare, Danilo Calabrò, battuto da Marilena Miceli e Sviluppo e Futuro, per 27 voti, che però pare non aver sortito le aspettative dell’opposizione.
Il riscontro in Prefettura, infatti, non avrebbe fatto emergere nulla, neanche parziale, in merito ai voti non assegnati a Calabrò o quelli che secondo Insieme per Cambiare, andavano tolti a Marilena Miceli che quindi resta sindaco della città, proseguendo il progetto politico – amministrativo iniziato 10 anni addietro con la sindacatura di Paolo Amenta.
“Adesso – conclude il sindaco di Canicattini Bagni – nel ringraziare i legali che ci hanno difeso ed hanno contributo a fare definitiva chiarezza, in primo luogo l’Avv. Domenico Mignosa, dopo la verifica, sul cui risultato non abbiamo mai avuto dubbi, a differenza dell’opposizione, aspetteremo la “giusta” sentenza dei giudici del Tar di Catania che ha fissato l’udienza per il prossimo 25 Gennaio, ed auguriamo ad Insieme per Cambiare una buona opposizione nell’interessa dei città e dei canicattinesi.”
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