Con l’inaugurazione della mostra Segnid’Arte1 “O Magnum Mysterium” torna alla fruizione il Complesso Vaccaro di Palazzolo Acreide, l’edificio di Piano Acre, da tempo interessato da un lungo intervento di recupero e riqualificazione.
L’immobile infatti è stato destinatario di un lungo iter di progettazione, iniziato sedici anni fa, per ottenere i finanziamenti, ben cinque, per un totale di circa 5 milioni e 600 mila euro, necessari per la sua sistemazione.
Al taglio del nastro hanno partecipato le autorità, il sindaco Carlo Scibetta, la giunta comunale, don Salvo Randazzo, che ha benedetto i locali, tantissima gente emozionata di rivedere questo luogo che torna alla fruizione dopo tantissimi anni. Il sindaco ha sottolineato che la galleria è dedicata ad Andrea Caruso, giovane artista di Palazzolo, prematuramente scomparso, di cui si ricorda lo spessore umano e il livello artistico delle sue opere, due delle quali sono proprio esposte all’ingresso del sito.
Scibetta ha ricordato le tappe che hanno portato a questi lavori, ai vari finanziamenti, all’impegno dell’amministrazione attuale, ma anche di quella precedente di Domenico Nigro; ma il sindaco ha anche raccontato la storia di questo immobile che un tempo era un orfanotrofio, un’opera pia, nell’Ottocento, grazie all’interessamento di Giovanni Vaccaro, e ha ospitato tante orfanelle fino alla fine degli anni Settanta del Novecento. È stato anche una scuola materna e uno spazio per la parrocchia. Poi la chiusura dell’orfanotrofio e la fase di abbandono. Fino all’avvio del progetto sedici anni fa.
Oltre alla galleria al piano terra, ci sono poi gli spazi per la scuola permanente di teatro, collegamento ideale con il Festival del teatro classico dei giovani che si svolge a maggio a Palazzolo, e al piano superiore c’è un ostello con cento posti letto, con ampi spazi comuni, e alcune stanze dotate di bagno in camera, pronte ad ospitare eventi, e residenze d’artista. Ultimata anche l’aggiudicazione dell’ostello.
“La riapertura del complesso Vaccaro – ha detto Scibetta – è il frutto di un lungo lavoro e della continuità tra la precedente e l’attuale amministrazione. Abbiamo creduto nel progetto da portare avanti e rivedere questo luogo riaperto è davvero un’emozione grande per molti”.
La mostra è stata allestita al piano terra dell’edificio negli spazi di “PAC” la Galleria d’Arte Contemporanea, ed è il frutto dell’intesa siglata tra il Comune di Palazzolo Acreide e l’Accademia di Belle Arti di Palermo. Direttore della galleria è Mario Zito, direttore pro-tempore dell’Accademia, affiancato da un comitato tecnico-scientifico composto da Luca Russo, vicesindaco e assessore comunale al Turismo di Palazzolo e dai docenti Massimo La Sorte, Luigi Amato, Filadelfo Tinnirello.
L’esposizione presenta alcune opere di giovani artisti dell’Accademia, per un totale di quaranta opere, come ha sottolineato Zito durante la conferenza di inaugurazione, tra pittura, decorazione, scultura, tessitura, sul tema del “Grande Mistero”. Ci sono anche opere di grandi dimensioni che sono il risultato di un lavoro comune dei giovani artisti. La mostra è stata curata da Mario Zito, Massimo La Sorte e Calogero Piro. Ad accompagnare questo momento anche il Coro polifonico “G. De Cicco”, diretto dal maestro Maria Carmela De Cicco.
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