Canicattini Bagni, prorogato per sei mesi alla Caruter srl il servizio di raccolta differenziata dei rifiuti

Il servizio prorogato verrà espletato dalla Caruter srl fino al 31 agosto allo stesso costo complessivo della prima aggiudicazione 248.108,62 euro Iva compresa

Con Ordinanza contingibile ed urgente il sindaco di Canicattini Bagni Marilena Miceli, ha inteso prorogare, per sei mesi, dal 1 Marzo al 31 Agosto 2018, all’impresa Caruter srl di Brolo, il cui contratto è in scadenza il 28 Febbraio, il servizio per la raccolta differenziata domiciliare “porta a porta”, trasporto e conferimento dei rifiuti del Comune di Canicattini Bagni, oltre alla gestione del Crc (Isola Ecologica) di Contrada Bosco di Sopra.

Il provvedimento si è reso necessario, come si legge nell’Ordinanza, al fine di non interrompere un servizio di pubblica utilità e “dover prevenire ed eliminare situazioni urbane di degrado con scadimento della qualità della vita, del decoro urbano, dell’occupazione del suolo comunale con l’accumulo di rifiuti sulle strade e spazi pubblici, e di tutela dell’ambiente e della salute pubblica”, non essendo ancora approvato il Piano d’Ambito Provinciale per i 21 Comuni del siracusano e il Piano d’Intervento Locale da parte della S.R.R. (Società per la regolamentazione del servizio di gestione rifiuti) Ato Siracusa Provincia, ed avviate, da quest’ultima, così come prevede la normativa regionale, le procedure per l’esternalizzazione del servizio e la successiva gara che dovrà espletare l’Urega di Siracusa.

Il servizio prorogato verrà espletato dalla Caruter srl allo stesso costo complessivo della prima aggiudicazione 248.108,62 euro Iva compresa. Dal 1 Marzo del 2017, data d’inizio del servizio di raccolta differenziata con il sistema del “porta a porta”, il Comune di Canicattini Bagni ha registrato un notevole incremento delle percentuali delle diverse categorie merceologiche differenziate, raggiungendo nel Novembre scorso il 46,95%, rispetto al 15,65% del Dicembre 2016, con un calo al 37,88% nel Dicembre 2017 a causa della prolungata chiusura dell’impianto di conferimento dell’umido (la parte più consistente nel ciclo dei rifiuti).

La cronica carenza di piattaforme di conferimento per l’umido e di un Piano dell’impiantistica in Sicilia, infatti, come più volte denunciato in questi anni dall’AnciSicilia, purtroppo, causa spesso la chiusura, anche prolungata, dei pochissimi impianti esistenti con notevoli difficoltà di conferimento e il conseguente rallentamento della crescita delle percentuali di differenziata nei Comuni.


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