Nella Finanziaria 2017 erano stati inseriti oltre 3 miliardi delle vecchie lire, cioè 1,5 milioni di euro, per mettere un sicurezza il canale Galermi, somme disponibili dal 9 maggio 2017 e suddivise in tre annualità di 520 mila euro per gli anni 2017, 2018 e 2019. Il Consorzio di Bonifica di Siracusa, che deve utilizzare queste somme, tarda ad appaltare i lavori. I finanziamenti riguardano il progetto di manutenzione e ripristino della funzionalità della vasche consortili “Orto Nuovo” e “Monteforte”, asservibili al canale Galermi, in territorio di Noto per un importo di 203.428,69 mila euro e il progetto esecutivo per la riparazione di perdita e pulizia di tratti del canale Galermi in varie località per 312.465,46 euro.
“Non è più possibile sopportare ulteriori ritardi nell’inizio dei lavori perché ciò metterà a rischio, anche quest’anno, la produzione agricola della zona del siracusano che si affaccia sulla valle dell’Anapo – dice l’ex parlamentare regionale Vincenzo Vinciullo, firmatario dell’emendamento in questione – Già, negli anni precedenti, gli agricoltori hanno subito danni gravissimi ed incalcolabili e, proprio per evitare il ripetersi, anche quest’anno, di questi episodi drammatici, la commissione Bilancio, da me presieduta, aveva approvato il mio emendamento che ha come obiettivo quello di ripristinare tutta la portata del canale Galermi, mettendolo in sicurezza”.
Il canale Galermi è un capolavoro di ingegneria idraulica che ha quasi 2500 anni di storia e che dimostra le competenze e le capacità che i nostri antenati avevano acquisito e che noi non siamo in grado di tutelare e di difendere, nonostante, ripeto, la disponibilità delle risorse. La stagione estiva sta per iniziare ed adesso inizieranno, per gli utenti del canale, pure le difficoltà legate alla diminuzione della portata dell’acqua. Da quasi un anno le somme sono disponibili (9 maggio 2017), da 5 mesi (20 dicembre 2017) c’è perfino il decreto di finanziamento delle opere da realizzare.
“È chiaro che negli anni precedenti si poteva trovare la scusa della mancanza di risorse, ma ora quale giustificazione si vorrà fornire agli agricoltori per motivare questa gravissima inadempienza da parte del Consorzio di Bonifica? Si continuerà ad accusare la politica di essere stata inefficiente, oppure è venuto il momento che ognuno assuma le proprie responsabilità e svolga, fino alla fine, i compiti per i quali viene pagato da parte dei cittadini? Continuerò a vigilare su questa vicenda di cattiva amministrazione, perché – ha concluso Vinciullo – non è più tollerabile, un’inefficienza così grave da parte di chi dovrebbe adoperarsi tutti i giorni per alleviare le difficoltà dei cittadini e, invece, sembra adoperarsi solo per procurare sempre maggiori danni e sempre maggiori difficoltà agli agricoltori che, ricordo, pagano pure per avere un servizio e non un disservizio, come è accaduto negli ultimi anni e come accadrà anche quest’anno”.
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