Votato all’unanimità dei consiglieri presenti ieri sera in aula, 10 su 12, il verbale dell’ultima seduta di febbraio, è stato il sindaco Marilena Miceli a prendere la parola sul punto relativo alle comunicazioni, per rettificare quanto scritto ieri da un quotidiano in merito all’avvio della gara per la riqualificazione del campo sportivo comunale finanziato, come si sa con un Decreto di 1.282.319,21 euro, dall’assessorato regionale al Turismo, dello Sport e dello Spettacolo, grazie ai fondi del Programma Fsc 2014/2020 “Patto per la Sicilia”, per il rifacimento del terreno di gioco che sarà realizzato in erba sintetica, la realizzazione del nuovo edificio per gli spogliatoi, ed ancora, la realizzazione della recinzione perimetrale, l’adeguamento delle tribune e la realizzazione delle vie di accesso e uscita, in aggiunta a nuovi servizi igienici e un nuovo locale per la biglietteria.
L’avviso di gara per l’avvio dei lavori non sarebbe legato a nessuno parere da parte della Lega Nazionale Dilettanti sul progetto definitivo come riportato sulla stampa, ha specificato il sindaco, ma alla conclusione della prima fase della procedura che prevede l’individuazione della società alla quale dovrà essere affidato il servizio di pubblicità della gara relativa ai lavori, per cui è stato pubblicato il relativo avviso pubblico. Pertanto, individuata la società che dovrà svolgere questo servizio sarà pubblicato l’avviso e, a conclusione, l’esito della gara.
Concluso l’intervento del sindaco, sono stati i capigruppo Danilo Calabrò per la minoranza e Sebastiano Gazzara per la maggioranza a dare al Consiglio una prima comunicazione del lavoro che sta svolgendo la commissione speciale incaricata di rivedere lo Statuto e i Regolamenti di Consiglio e commissioni.
Lavoro che, stando alle dichiarazioni dei due esponenti politici, sarebbe già in stato avanzato, in particolare per quanto riguarda i regolamenti e la proposta di modifica migliorativa e funzionale della logistica della stessa aula consiliare e dei servizi di videoregistrazione e verbalizzazione automatica degli interventi.
Chiuso anche questo punto, il presidente Paolo Amenta ha aperto il dibattito sul punto successivo relativo all’approvazione della mozione a favore della Piattaforma programmatica degli insegnanti siciliani recentemente assunti dal governo nazionale, tramite la legge 107/2015 “Buona Scuola”, ma trasferiti nelle varie sedi del nord Italia.
Su questo punto a prendere la parola è stata il consigliere del gruppo di minoranza “Insieme per cambiare”, Luisa Chiarandà, non prima di aver ricordato la giovane mamma canicattinese di 20 anni, Laura Petrolito, uccisa la sera dello scorso 16 marzo dal proprio convivente, e dato solidarietà al giornalista ragusano Paolo Borrometi, recentemente minacciato di morte dai clan mafiosi, per le sue inchieste giornalistiche.
La Chiarandà, nel dichiararsi favorevole alla mozione, non ha esitato a criticare la legge “Buona Scuola” e il governo a guida PD che l’ha varata, in quanto, a detta della stessa, non rispondente ai reali bisogni della scuola, causando, tra l’altro, con il trasferimento di molti insegnanti nelle sedi del nord, una interruzione del percorso didattico iniziato nelle loro vecchie classi di appartenenza, causando così un danno agli alunni.
Il consigliere di “Insieme per cambiare” si è augurata, invece, interventi governativi che possano garantire alla scuola un maggior numero di ore a disposizioni per prolungarne il tempo, grazie anche agli interventi dei Comuni, con l’attivazione del servizio di mensa scolastica, in particolare per la scuola d’infanzia, la primaria e la media.
Questo, ha concluso la Chiarandà, assicurerebbe una maggiore disponibilità e il ritorno nelle loro sedi originarie degli insegnanti trasferiti, una migliore didattica e disponibilità di posti.
Infine, ha sollecitato l’amministrazione comunale a partecipare a tutti bandi possibili per la costruzione di nuove scuole che abbiano a disposizione ampi locali per le mense. Ad annunciare il voto favorevole di tutto il gruppo di “Insieme per cambiare” è stato il capogruppo, Danilo Calabrò, auspicando che il voto non sia solo un atto di solidarietà, bensì il punto di partenza anche a Canicattini Bagni per continuare a parlare di scuola per migliorarne i servizi.
Molto bassa la percentuale del 4% della scuola a tempo pieno in Sicilia, ha sottolineato anche il presidente Paolo Amenta, per cui i Comuni, ai quali devono essere garantiti i finanziamenti dovuti e non tagliati come sta avvenendo con la Regione siciliana, devono poter intervenire per attivare mense scolastiche che rappresentano una delle condizioni per la scuola a tempo pieno.
D’accordo e disponibilità ha dato il sindaco Marilena Miceli, considerando che già il Comune di Canicattini Bagni garantisce il servizio mensa alla scuola materna che tra l’altro, con il nuovo percorso previsto a livello nazionale, potrebbe essere accorpata alla scola dell’infanzia dove già funziona la mensa interna.
Voto favorevole anche per il gruppo di maggioranza “Sviluppo e futuro”, come dichiarato dal capogruppo, Sebastiano Gazzara, mentre il collega di gruppo, Sergio Petrolito, a richiamato l’attenzione sul fenomeno sociale dell’aggressione agli insegnanti.
A conclusione degli interventi, il presidente Amenta, nell’auspicare che il nuovo governo nazionale metta in agenda il problema scuola e la problematica sollevata dagli insegnanti siciliani, ha posto ai voti la mozione, approvata all’unanimità dei presenti.
Si è così passati alle risposte scritte alle interrogazioni presentate dal Capogruppo Danilo Calabrò in merito al servizio di Protezione civile, all’uso dei mezzi anche da parte di privati, alla loro dismissione e ai fondi gestiti; a guasti della rete idrica all’incrocio fra le Vie Vittorio Emanuele, Garibaldi e Antonino Uccello; all’aggiornamento del Programma dei Lavori Pubblici, all’inserimento delle opere proposte dai consiglieri di minoranza, alla priorità per le scuole, alla regimentazione delle acque piovane e all’adeguamento alla tecnologia LED dell’illuminazione pubblica.
Alla prima interrogazione ha risposto il sindaco Miceli ed è intervenuto il responsabile dell’Ufficio Protezione Civile, il comandante della Polizia Municipale, Giuseppe Casella, fornendo tutte le informazioni relative all’argomento richiesto.
Mentre per le altre due interrogazioni a dare risposta è stato l’assessore ai Lavori Pubblici e Urbanistica, Pietro Savarino, garantendo già nel suo manifestarsi tutti gli interventi da parte dell’Ufficio tecnico per quanto riguarda le perdite, e l’attenzione per i punti proposti dalla minoranza nel Piano triennale, compreso l’adeguamento dell’illuminazione alla tecnologia Led già decisa dall’amministrazione comunale che, tra l’altro, ha già provveduto all’illuminazione con tecnologia sostenibile, eolica e fotovoltaica, per le strade e le aree extraurbane. L’adeguamento, ha precisato Savarino chiesto ai tecnici non dovrà avere costi aggiuntivi per l’Ente ma essere ammortizzato con i risparmi energetici.
Il punto successiva ha riguardato l’Attività Ispettiva, con la presentazione di interrogazione con risposta in aula da parte della Consigliera Luisa Chiarandà in merito ai lavori delle facciate del Palazzo comunale, in particolare sulle notizie pubblicate anche dalla stampa relative al pernottamento nei locali comunali degli operai dell’impresa che eseguono i lavori.
La risposta è arrivata dal sindaco Miceli che ha motivato tale scelta con la necessità dell’impresa di non lasciare incustodito il cantiere e, nello stesso tempo, visto che il Palazzo proprio in conseguenza dei lavori si trova senza finestre, per garantire anche la sicurezza degli stessi locali comunali. L’impresa risarcirà il Comune per i costi.
La Chiarandà ha anche chiesto se vi fossero impegnati lavoratori locali e in che quantità. Il Sindaco ha ricordato che come da capitolato e contratto, questi sono nel numero del 33%, ovvero due, scelti dopo la presentazione di curricula e colloqui degli interessati con l’impresa. Alla richiesta, infine, se i dati sensibili dei vari uffici fossero stati messi in sicurezza, il Sindaco ha risposto affermativamente.
Altra interrogazione della Chiarandà ha riguardato la verifica di sistemi antivirus nel sistema informatico dell’Ufficio Tecnico e dei vari uffici.
Ha invece chiesto all’Amministrazione comunale di sollecitare l’aumento delle ore di medicina psichiatrica al Cup di Canicattini Bagni, attualmente di 4 ore settimanali, Francesca Cassarino, sempre del gruppo di minoranza. Ciò in conseguenza, a suo dire (la Cassarino è medico di famiglia) dell’aumento del disagio e della patologia, auspicando un rapporto più stretto tra servizi sociali e psichiatria. Anche in questo caso ha risposto in aula il sindaco Miceli, rendendo noto di aver già avanzato all’Asp questa richiesta, e ricordando che tutti gli interventi sono sempre eseguiti in equipe.
Interrogazione con risposta scritta, invece, quella presentata dal capogruppo Calabrò in merito alla sicurezza del personale di Polizia Municipale, in particolare per quanto riguarda la guida. Chiuso anche il punto dell’Attività Ispettiva, il Presidente Amenta ha dato la parola al sindaco Marilena Miceli per una illustrazione dello stato dell’arte sul servizio di gestione dei rifiuti, conseguente alla decisione di uscita dall’Aro, punto inserito con ordine del giorno aggiuntivo e chiesto dal gruppo di minoranza già in conferenza dei Capigruppo.
Il sindaco Miceli ha così ripercorso le motivazioni che hanno portato il Comune ad uscire dall’Aro, ritenendo gravoso, dopo una verifica dei costi, la scelta degli altri 5 Comuni montani di istituire, non più una società mista pubblico-privata ed esternalizzare il Servizio, ma bensì una società pubblica dove far conferire mezzi e personale in loro possesso, personale che, al contrario, Canicattini Bagni non ha in organico.
Da qui, lo scorso anno, con l’avvio del servizio di raccolta “porta a porta”, al fine di non interrompere un servizio di pubblica utilità, non essendo ancora approvato il Piano d’Ambito Provinciale per i 21 Comuni del siracusano e il Piano d’Intervento Locale da parte della Srr Ato Siracusa Provincia, e non essendo state avviate dalla stessa le procedure per l’esternalizzazione del servizio e la successiva gara, l’Urega Siracusa, la scelta di affidamento del servizio raccolta differenziata “porta a porta” alla Caruter di Brolo, con ordinanza, dopo una indagine di mercato, per un costo semestrale di 248.108,62 euro iva compresa, senza alcuna modifica del Piano Finanziario che è rimasto invariato in questi anni così come la tariffa Tari.
I risultati, ha precisato il sindaco, sono subito arrivati, visto che sono state raggiunte punte di circa il 48% di differenziata, purtroppo, ridottasi al 37,88% nel dicembre 2017 a causa della prolungata chiusura dell’impianto di conferimento dell’umido (la parte più consistente nel ciclo dei rifiuti).
Un risultato che, comunque, nonostante la cronica carenza di piattaforme di conferimento per l’umido e di un Piano dell’impiantistica in Sicilia, come testimoniato dai dati raccolti mensilmente dalla Regione, collocano il Comune di Canicattini Bagni, anche in quest’ultimo quadrimestre, al terzo posto in provincia di Siracusa con il 37,35% dopo Solarino che spende il doppio di Canicattini e Ferla.
Difficoltà che, dopo varie richieste alle varie imprese che in Sicilia gestiscono ancora piattaforme, il Comune dovrebbe risolvere con la stipula di un contratto di conferimento con la Sicula Trasporti, l’unica ad aver dato disponibilità. Nel frattempo l’amministrazione ha iniziato una campagna di sensibilizzazione a differenziare, con l’ausilio dei giovani del Servizio Civile Nazionale e dell’Ufficio Ambiente del Comune, nelle scuole cittadine.
Su questi, spunti, anche con l’ausilio di un proiettore si è aperta la replica dei Consiglieri di minoranza, prima con il capogruppo, Danilo Calabrò, e successivamente con i colleghi Luisa Chiarandà e Sebastiano Garro.
Un dibattito lungo e proficuo, che è stato più che altro un confronto con l’amministrazione comunale, anche con gli interventi del presidente Paolo Amenta, già sindaco della città e vice presidente di AnciSicilia che più volte ha sollevato il problema con la Regione, in particolare per quanto riguarda proprio la carenze di piattaforme per l’umido, gli incentivi ai cittadini virtuosi che contribuiscono ad elevare le percentuali di raccolta differenziata, l’allargamento, come proposto, anche alla raccolta degli agli oli vegetali, e il miglioramento del servizio, al recupero dell’evasione attualmente oltre il 30%, guardando ad una riduzione della tari per gli utenti.
L’amministrazione comunale, da parte sua, ha confermato, come richiesto nel corso del degli interventi, di aver acquistato l’apparecchiatura (computer e bilancia) da posizionare presso l’Isola ecologica sulla Maremonti, per pesare i rifiuti da riciclare conferiti dai cittadini e da quantizzare, dopo l’approvazione del relativo Regolamento da parte del Consiglio comunale, sulla propria Tessera personale dei Servizi (la Tessera Sanitaria), per poter usufruire degli incentivi che il Consiglio deciderà.
In conclusione, il consigliere Calabrò ha proposto di inserire nel Regolamento per gli incentivi anche i cittadini che autonomamente realizzano il compostaggio domestico o da giardino, considerato che anche con questo metodo contribuiscono a ridurre i rifiuti da conferire in discarica. La proposta è stata condivisa dai consiglieri di maggioranza e dalla stessa amministrazione. Chiuso il dibattito, non essendo prevista votazione, il presidente Paolo Amenta ha chiuso i lavori.
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