Paolo Milluzzo si aggiudica la prima edizione del concorso ”Il volto del Liberty” di Canicattini Bagni

La giuria ha ritenuto l’opera di Melluzzo, “Le chiavi di una volta”, realizzata con un mix di materiali, legno, acquarello, carboncino pastorello, vetro e plexiglas, rappresentativa della manifestazione canicattinese nata per valorizzare il patrimonio artistico locale Liberty

È l’artista canicattinese Paolo Milluzzo, il vincitore della prima edizione della manifestazione-concorso “Il volto del Liberty – Le sue espressioni nelle Arti”, patrocinata dal comune di Canicattini Bagni, curata dall’associazione culturale Museo Civico Tempo, guidata dall’etnoantropologo Paolino Uccello e dallo storico dell’arte Tanino Golino, sull’idea progettuale di Eleonora Granà responsabile marketing turistico del Museo, ed inserita all’interno del circuito promosso dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali in occasione dell’Anno Europeo del Patrimonio culturale.

La giuria composta da Viviana Scalia, Docente all’Accademia di Belle Arti di Catania, dall’Architetto Fabiola Guarino e dall’Orafo Massimo Scirpo, dopo aver vagliato sabato e domenica le decine di opere in concorso presentate da artisti provenienti da tutta Italia, in particolare dalla Sicilia, hanno ritenuto l’opera di Melluzzo, “Le chiavi di una volta”, realizzata con un mix di materiali, legno, acquarello, carboncino pastorello, vetro e plexiglas, rappresentativa della manifestazione canicattinese nata per valorizzare il patrimonio artistico locale Liberty, e far apprezzare le opere di valenti scalpellini che hanno lasciato testimonianze tangibili nei volti scolpiti nella pietra calcarea che si ammirano ancora oggi nei prospetti delle case e dei palazzi.

Dal titolo che è un gioco di parole – scrivono i giudici nella motivazione – si comprende il significato dell’opera, un rebus tutto da risolvere. L’espressione “Le chiavi di una volta” è riferito a cosa? Alle chiavi appese al centro dell’opera? Alle chiavi situate nella parte superiore della stessa, raffiguranti sei volti femminili in stile liberty (chiavi di volta di abitazioni canicattinesi)? L’opera nel contempo è un gioco, lo spettatore può lanciare nel piatto antistante un dato, nelle cui sei facciate sono riprodotte le stesse chiavi di volta raffigurante nella parte alta dell’opera (provare a pescare la chiave giusta). Sei lanci, sei facce, sei possibilità”.

A premiare il vincitore e a consegnare gli attestati ai partecipanti, davanti al sagrato della Chiesa delle Anime del Purgatorio, dove si è svolta la kermesse musicale dei Maestri Rosario, Sara e Federico Di Luciano, sono stati il vice Sindaco Domenico Mignosa e l’assessore alla Cultura, Loretta Barbagallo.

Tante le opere presentate nelle varie sezioni, pittura, designer, scultura, fotografia, moda e prêt-à-porter, nello spirito orinario di questo fenomeno artistico, “Art Nouveau”, “Arte Nuova”, con il suo stile floreale, Liberty, nato tra la fine del 1800 e l’inizio del 1900 in Belgio e subito diffuso in tutta Europa, in particolare in Francia, Spagna e Italia, influenzando le arti figurative, l’architettura e le arti applicate, come illustrato Sabato sera, sul terrazzo del Museo Tempo di Canicattini Bagni, dall’architetto Fabiola Guarino, nel corso della conferenza “Le espressioni del Liberty: tra arte e architettura”, che ha visto l’intervento del Sindaco Marilena Miceli, dell’Assessore alla Cultura, Loretta Barbagallo, della Professoressa Viviana Scalia, e del Presidente del Museo canicattinese, Paolino Uccello.

“Questa due giorni dedicata alla bellezza del Liberty – ha detto il Sindaco Miceli – che a Canicattini Bagni rappresenta il lavoro artistico dei maestri scalpellini locali, tra l’inizio e la metà del secolo scorso, nell’adornare le facciate delle abitazioni dei tanti emigranti che tornati dall’America costruivano o abbellivano la propria casa secondo lo stile dell’epoca, è un ulteriore passaggio del percorso di sviluppo sostenibile intrapreso in questi anni dal mio predecessore, Paolo Amenta, utilizzando le ricchezze culturali, storiche ed ambientali del territorio ibleo. Nasce così il Museo dei Sensi, dell’Emigrazione, del Tessuto e della Medicina Popolare, la Rete Museale Iblea con gli altri Comuni del comprensorio diventati nel frattempo Federazione delle Municipalità, gli interventi di fruibilità a Pantalica, prima  riserva multimediale, l’acquisto d tre pullman turistici per trasportare i visitatori dalla costa all’entroterra ibleo. Le aree Iblee, ed è questo il nostro lavoro e impegno di continuità, diventano così modello culturale e di sviluppo nell’era della globalizzazione“.

A caratterizzare la serata di Sabato, inoltre, oltre alla realizzazione, sul sagrato della Chiesa delle Anime del Purgatorio, la realizzazione, in stile liberty, di un volto di donna con i colori di vari legumi da parte di Lucio Pintaldi e Cettina Lauretta, del Gruppo Infioratori di Noto, è stata la Sfilata di Moda curata da Silvana Matarazzo, consulente d’immagine, coordinatrice e responsabile della sezione moda del Concorso Liberty, che si è tenuta in Piazza XX Settembre, davanti al sagrato della Chiesa Madre, con la scenografia creata dai Vivai Ikebana e la presentazione di Beatrice Margagliotti.

In passerella, tra gli applausi e l’apprezzamento del numeroso pubblico presente, le creazioni degli stilisti Marina D’Antone, Nuccia Burgaretta e Marco Gurrieri Gioielli. E proprio la moda, in questa prima edizione della celebrazione del Liberty canicattinese, è quella che ha riscontrato tanto interesse da parte degli operatori del settore a livello nazionale, ad iniziare dalla Camera Nazionale Giovani Fashion Designer presieduta da Alessandra Giulivo, dalla Blogger di “A glittering woman” Emanuela Pirrè, docente Fashion Web Editing presso l’Accademia del Lusso – scuola di moda e Designer di Milano, da dall’Accademia di Belle Arti di Palermo, dalle Scuole di Moda e Sartoria di Catania, e da molti stilisti e orafi affermati che hanno partecipato ai più importanti eventi di settore in tutta Italia.

Domenica, il tour nel centro storico di Canicattini Bagni per fotografare e ammirare la bellezza delle facciate Liberty della cittadina iblea, e successivamente l’intervento di Giorgio Franco, di “Italia Nostra Lentini” con la proiezione di “Badia Lost & Found”, un progetto di riqualificazione territoriale, e gli interventi di Annalisa Romano e Alessandro Maiolino, dell’Associazione “Sicilia Turismo per tutti”, per parlare dell’inserimento del Museo Tempo all’interno del Registro delle strutture con accessibilità.

Siamo grati al Museo Tempo di Canicattini – hanno affermato Romano e Maiolino – per aver inserito all’interno della manifestazione la presenza di Sicilia Turismo per Tutti per raccontare le numerose esperienze messe in campo dall’Associazione per cercare di abbattere le barriere sensoriali ed architettoniche del nostro straordinario patrimonio culturale. Siamo lieti di comunicare che in accordo con la nostra presidente Bernadette Lo Bianco abbiamo deciso di inserire il Museo Civico Tempo all’interno del circuito dei siti accessibili perché in effetti lo è”.

A seguire si è svolto un momento conviviale in via De Pretis, curato e allestito dalla Pizzeria Charleston e Mariella Ferraro Arredamenti, mentre nei due giorni della manifestazione, nel centro storico, in un palazzo di via Partexano, sono stati proiettati circa 90 degli oltre 100 volti di donne del Liberty canicattinese “tra pietra e fiori”, con le foto artistiche di Salvo Fronte e l’allestimento floreale dei fioristi locali Cavalieri, Ficara e Indaco.


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