Il Consiglio comunale sul nuovo ospedale a Siracusa si trasforma in un ring tra il sindaco di Palazzolo e un consigliere

I toni si accendono improvvisamente quando Castagnino inizia a prendere la parola sul nuovo nosocomio. Dai posti riservati al pubblico interviene il sindaco di Palazzolo che, dopo aver indossato la fascia da primo cittadino interrompe ripetutamente l'intervento del consigliere

Altro che nuovo ospedale. In Consiglio comunale di Siracusa si è sancita la frattura tra una parte della zona montana e i “vinciulliani”, quasi al limite dello scontro istituzionale. Il sindaco di Palazzolo Acreide, Salvatore Gallo e il consigliere comunale (vinculliano doc) Salvatore Castagnino non se le sono mandate a dire e se non fosse stato per l’intervento degli altri consiglieri e degli agenti della Municipale, forse si sarebbe arrivati ben oltre.

La discussione sul nuovo ospedale non era ancora stata affrontata dall’aula, dato che molti consiglieri hanno sollevato alcuni problemi per quanto riguarda la trascrizione degli interventi in aula. I toni si accendono improvvisamente quando Castagnino inizia a prendere la parola sul nuovo nosocomio. Dai posti riservati al pubblico interviene il sindaco di Palazzolo che, dopo aver indossato la fascia da primo cittadino interrompe ripetutamente l’intervento del consigliere. Gallo, è bene precisare, era stato invitato alla seduta consiliare ma non poteva intervenire se non autorizzato dall’aula. Così però non è stato.

In barba a qualsiasi norma istituzionale è nato un battibecco tra i due e alla fine il presidente del Consiglio comunale, Moena Scala, dopo un primo avvertimento è stata costretta ad allontanare il sindaco di Palazzolo Acreide. Finita qui? Per niente. Castagnino prova a riprendere il proprio intervento ma il sindaco del comune ibleo prima di uscire inveisce nuovamente contro il consigliere: “lei non sa che valore ha questa fascia“. Il finimondo. E i due si danno appuntamento con aria di sfida fuori dall’aula.

Il consigliere Castagnino viene bloccato da alcuni colleghi, mentre il sindaco Gallo dopo aver ripetutamente urlato “vergogna, vergogna” si allontana e va via dal Vermexio. Uno scontro dal forte sapore politico, che probabilmente nelle intenzioni del primo cittadino di Palazzolo è una dichiarazione di guerra e di emancipazione a Vinciullo e ai suoi fedelissimi, che nei comuni montani hanno spesso avuto ottimi consensi.

Proprio l’ex deputato regionale ha tentato di placare gli animi, bacchettando il sindaco Gallo, ma quest’ultimo non ha voluto sentire alcuna ragione sul proprio comportamento. Per qualche minuto il quarto piano del Vermexio si è trasformato in un ring dialettico tra due anime contrapposte, e poco ci è mancato per arrivare alle mani e fare refertare qualche piccola ferita… ma sempre nel vecchio ospedale.

Giulio Perotti


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