Il sindaco di Canicattini Bagni, Marilena Miceli, e il presidente del Consiglio comunale Paolo Amenta, a nome dell’Amministrazione, del Consiglio comunale e di tutto il personale del Comune, hanno espresso il profondo cordoglio per l’improvvisa scomparsa, domenica, a seguito di una malattia, di Pippo Scatà, 62 anni, dal 1991 dipendente comunale, responsabile dell’Ufficio Contratti dell’Ente.
Tutta l’amministrazione, il presidente del Consiglio, consiglieri comunali e colleghi di lavoro, questa mattina si sono stretti alla famiglia di Scatà, alla moglie e ai due figli, per l’ultimo saluto, nella Chiesa Madre della città, dove Don Sebastiano Ferla ha officiato la funzione funebre.
“La nostra è una piccola comunità dove ci si conosce tutti – detto il sindaco Miceli nel suo ultimo saluto in Chiesa – ancor più piccola la comunità del Palazzo e degli Uffici comunali, quasi una famiglia, dove si vive per gran parte della giornata insieme, gomito a gomito, per cui è naturale che si allacciano rapporti oltre che di lavoro anche umani, affettivi, seppur nel rispetto dei reciproci ruoli. La notizia dell’improvvisa scomparsa di Pippo Scatà, che di questa nostra piccola comunità era parte integrante, oltre a coglierci di sorpresa, ci lascia increduli e addolorati. In questi momenti è difficile trovare le parole per esprimere alla famiglia di Pippo, il nostro cordoglio e il dolore per aver perso, più che un funzionario comunale leale, riservato, onesto, diligente, e interamente dedito al lavoro, un amico. Famiglia e lavoro, i due grandi amori di Pippo. Nei tanti anni al Comune, si è infatti distinto per il suo profondo attaccamento al lavoro, che svolgeva con passione nei vari ruoli e settori nel quale è stato impegnato, dall’Ufficio Statistiche a quello Informatico, sino all’importante compito di responsabile dei Contratti. Pippo è sempre stato un esempio di eccezionalità anche nella malattia, purtroppo imprevista e repentina. Quando ha saputo di che si trattava, quale ne era il decorso e le possibilità di guarigione, non ha smesso di lavorare, sfatando un luogo comune sull’apparato burocratico e sul vero significato di servizio. Il ricordo di Pippo è il ricordo di un amico, di un marito, padre e lavoratore che è stato di edificante esempio per tutti”.
Dopo la funzione in Chiesa Madre il feretro si è fermato davanti al Palazzo Comune dove tutti i colleghi di lavoro gli hanno tributato l’ultimo saluto, prima di raggiungere in corteo il cimitero comunale.
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