Il Sindaco di Buccheri Alessandro Caiazzo prende posizione rispetto ai continui disservizi causati dalle problematiche di cui soffre il Libero Consorzio di Comuni di Siracusa (ex Provincia Regionale). “Apprendo dell’intervento sostitutivo che alcuni colleghi hanno dovuto porre in essere al fine di rifornire di gasolio da riscaldamento alcuni istituti superiori della Provincia di Siracusa – dichiara Caiazzo -.”
Il sindaco di Buccheri tiene a precisare come i comuni, sempre più spesso, siano gli ultimi baluardi di garanzia dei diritti e dei servizi alla cittadinanza. “Subiscono tagli vertiginosi – prosegue – si vedono quasi azzerare le risorse per far fronte a diverse spese e servizi ed in più, oramai sempre più frequentemente, si sostituiscono ad Enti “fantasma”, nel caso specifico ex Provincia Regionale di Siracusa, che di fatto non hanno più la capacità economica per garantire neanche un po’ di gasolio alle scuole o non riescono a programmare per tempo gli interventi necessari al buon andamento dei servizi”.
Una vicenda simile, come ricorda il primo cittadino, a quella accaduta in occasione degli eventi alluvionali che colpirono la provincia di Siracusa qualche mese fa, circostanza che costrinse il Comune di Buccheri ed altri comuni del siracusano ad intervenire d’urgenza sostituendosi all’Ente competente, che intervenne poi in un secondo momento, per garantire l’immediato sgombero delle arterie viarie.
“Appare urgente, a questo punto – ancora- un intervento deciso e ben determinato per riportare alla piena operatività amministrativa ed economica l’Ente Provinciale o, diversamente, un cambio di rotta che permetta definitivamente ai Comuni di poter intervenire direttamente nella gestione dei servizi, allo stato di competenza del Libero Consorzio Comunale ma, di fatto, non gestiti adeguatamente; il tutto con il trasferimento delle risorse necessarie prima al ripristino delle normali condizioni di operatività, e successivamente al mantenimento delle condizioni di garanzia. Non è ammissibile che nel 2019 gli istituti scolastici riprendano le attività lasciando al gelo studenti e professori in pieno inverno o che le arterie viarie dell’ex Provincia siano in condizioni al limite della sicurezza se non, in alcuni casi, al limite dell’indecenza”.
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