I lavori del Consiglio comunale di Buccheri, nel bel mezzo delle festività natalizie, hanno licenziato importanti punti posti all’ordine del giorno dal presidente Gianni Garfì. Votazione unanime per approvare la relazione appositamente preparata dal capo area finanziaria Vito Di Pietro per quanto riguarda le “partecipate” che orbitano nel Comune di Buccheri: essendo poche e del tutto esigue in termini di contributo partecipativo (Gal, Nat Iblei, Ato in liquidazione ed altro), l’intero Consiglio ha dato il suo ok per continuare il mantenimento e la partecipazione, anche se il monitoraggio fatto da Di Pietro è stato quanto mai opportuno.
Poi il riconoscimento del debito fuori bilancio per l’annosa vicenda del camping Santa Maria, votata a maggioranza: il Consiglio ha dato l’autorizzazione all’Ufficio a voler dare seguito alla proposta di transazione che la ditta Burgio e l’amministrazione Comunale hanno preparato nel voler dilazionare una cospicua somma pari a 500 mila euro da corrispondere con rate mensili per circa 10 anni a partire da gennaio 2019, appunto al geometra Giuseppe Burgio per una querelle che partì 26 anni fa e che ha interessato diverse amministrazioni che si sono succedute nel tempo, nel voler essere riconosciuto un danno economico e di immagine per i lavori che l’impresa stava eseguendo e che poi non potè proseguire in quanto fu sollevato l’incarico.
Si è passati poi ad approvare la revoca dell’atto deliberativo consiliare dello scorso marzo con cui venivano ulteriormente aumentate le tariffe idriche per via dell’allineamento ai sensi della delibera Arera che fissa appunto dei rigidi paletti nel sistema idrico: l’escursus della vicenda, che è stato ampiamente affrontato anche in un apposito pre-Consiglio congiunto alla presenza del dirigente Di Pietro, ha sottolineato come la presa di volontà voluta dall’amministrazione comunale tutta, sindaco, Giunta e Consiglio, di rivedere la faccenda che aveva portato e creato allarme tra i cittadini nel vedere le bollette idriche che arrivavano in estate nelle loro case per aumenti economici considerevoli, sia andata a buon fine.
Infatti, l’Ufficio, ha accertato come le tariffe erano state prese in eredità dalla Sai 8 che era il gestore uscente, tenendo in considerazione l’annualità 2016 per i metri cubi derivanti da letture reali mentre le tariffe 2017 si basavano su un numero di metri cubi ricavato in parte dal ruolo, da letture effettive ma solo in piccola parte e in parte in base ai consumi medi statistici per utenza; la differenza di circa 40 mila metri cubi ha determinato il notevole aumento delle tariffe idriche dal 2017 al 2018.
Qui l’approvazione è avvenuta a maggioranza con la dichiarazione di voto del gruppo di opposizione che lamentava il mancato coinvolgimento nella redazione precedente del piano tariffario: la presa di posizione strana della minoranza, portava il Presidente a ribattere la stranezza del comportamento usato che comunque era, nel suo complesso dell’atto deliberativo, a favore dell’intera cittadinanza: qui avveniva una dibattito tra le parti che comunque non faceva modificare la volontà reciproca all’approvazione dell’atto.
Altro debito fuori bilancio, ancora approvato a maggioranza, riguardava il riconoscimento di una certa somma ad un creditore che in tempi passati fece dei lavori edili a Buccheri e che, per vizi procedurali amministrativi interni, non essendo stato proposto appello, la sentenza era diventata esecutiva. Qui è stato votato un emendamento nel dare mandato all’Ufficio di accertare eventuali responsabilità impiegatizie e, nell’eventualità, di poter recuperare le somme. Votata all’unanimità anche la Delibera di adesione del patto dei sindaci per il clima e l’energia rinnovabile.
A margine, il presidente ha chiamato in aula i componenti dell’associazione Focus Il Punto Locale di Siracusa i quali, avendo voluto insignire l’amministrazione comunale con in testa il sindaco e il presidente del Consiglio quali “Ambasciatori della non violenza di genere e promulgatori nel territorio del dialogo e dell’amore” eleggendo la cittadina montana quale simbolo di “comune libero dalla non violenza” – “paese dell’Amore”, affinché consegnassimo due pergamene alle rispettive Autorità locali per l’insigne immagine profusa.
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