Lo scorso 17 luglio, al momento di conseguire la sua nona laurea in Applicazioni digitali, con votazione 110/110 nell’aula magna dell’Accademia di Belle Arti di Catania, presente anche il sindaco di Canicattini Bagni, Marilena Miceli, la sua città, Sergio Carpinteri, matricola 13592, eccentrico artista 52enne, aveva dato appuntamento alla decima pergamena.
E visto che ogni promessa è un debito, il più volte dottore Sergio Carpinteri, quella promessa l’ha mantenuta e il 25 Marzo prossimo, alle 9:30, nella stessa aula magna dell’Accademia di Belle Arti, dove ha conseguito la prima e il resto delle sue lauree artistiche, discuterà la sua decima tesi a conclusione del biennio specialistico in “Fotografia” dal titolo “Cinema Cinema! (Il meglio del cinema mondiale per la scuola) Cento fogli 100 + 1 film da salvare e studiare”, relatore il Prof. Adriano Pricoco per la materia di “Direzione della Fotografia”, insieme al docente del corso, l’ex Direttore dell’Accademia, il Prof. Carmelo Nicosia.
E come sempre ha invitato il sindaco della sua città, Marilena Miceli, e tutti i suoi concittadini, orgogliosi di questo risultato culturale, ma anche di questo record da “Guinness World” che lo avvicina ad altri due recordman, Leonardo Altobelli (12 lauree) e Luciano Baietti (15 lauree).
Di sicuro, però, Carpinteri sarà l’artista vivente con più lauree al mondo, e non è cosa da poco, come lo stesso conferma non ponendo fine a questo suo percorso accademico.
“Ho 52 anni, sono quindi molto più giovani di studiosi del peso di Altobelli e Baietti – sottolinea Carpinteri – per cui ho ancora tempo. D’altra parte per me studiare è come “respirare” e tutte queste lauree servono a riempire e far spazio alla capienza del pensiero. In Italia la formazione universitaria non dovrebbe essere un lusso, ma una necessità primaria in un mondo che cambia velocemente, in progress, ed esige competenza, conoscenza e merito, tre assi per creare uomini liberi, con una mentalità aldilà di zavorre ideologiche e conformiste”.
Con questa decima laurea all’artista canicattinese piacerebbe insegnare la materia “Cinema” nelle scuole superiori con i primi 101 film da incominciare ad analizzare.
“In un mondo dove oggi ognuno di noi intercetta almeno 600 mila immagini al giorno nel suo telefonino – afferma Carpinteri – non vi sembra sia il caso di cominciare a decodificarli anche lì? Aver la consapevolezza di una sintassi e una grammatica dell’audiovisivo? Purtroppo spesso c’è incompetenza”.
Il cinema, dunque, questa straordinaria e affascinante forma d’arte dalle radici forti anche nel nostro Paese, si aggiunge alle altre che in questi anni Sergio Carpinteri ha studiato e trasferito alla sua comunità con la quale mantiene un legame forte.
Tanto che questa sua nuova tesi l’ha dedicata ad un amico scomparso recentemente che faceva l’operatore al Supercinema di Canicattini Bagni (chiuso da tempo), Giuseppe Bordonaro detto “Pippinieddu ‘rà luci”, personaggio conosciuto nella cittadina iblea, perché insieme alla signora Elia, la proprietaria, “hanno costruito per anni una fabbrica di sogni”.
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