Una nuova famiglia di migranti accolta nel progetto Sprar Obioma Iblei, promosso dall’Unione dei Comuni “Valle degli Iblei” e gestito dall’impresa sociale Passwork in sei delle proprie municipalità. Giovedì ad essere accolta a Sortino, così come già avvenuto negli altri Comuni, è stata la famiglia Djabri, di nazionalità tunisina, composta da Ibtihel, mamma di un bambino, e del fratello di lei, Hatem.
Presenti a dare il benvenuto ai nuovi ospiti e a sottoscrivere il “patto di accoglienza” c’erano il Sindaco Vincenzo Parlato, l’Assistente Sociale del Comune, il Direttore del progetto “Obioma Iblei”, Andrea Baffo, insieme agli operatori e al mediatore culturale.
In un clima di calorosa ospitalità per questa giovane famiglia che guarda con speranza ad un nuovo futuro, è stata sottolineata l’importanza ed il significato dei percorsi d’integrazione avviati nel territorio della zona montana, che in sei Comuni (Buccheri, Buscemi, Cassaro, Ferla, Palazzolo Acreide e Sortino, con l’esclusione di Canicattini Bagni dove sono già presenti 2 Sprar e un centro per minori non accompagnati), sta supportando l’inserimento di 9 nuclei familiari stranieri, inseriti nel Sistema di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati (Sprar).
“Sortino, come gli altri Comuni dell’Unione – ha detto il sindaco Parlato – ha un cuore generoso e accogliente. Queste famiglie per noi sono già famiglie di concittadini. I sortinesi, come gli altri cittadini della zona montana hanno accettato la sfida dell’accoglienza e dell’integrazione, passaggio cruciale per lo sviluppo sostenibile dei nostri territori e delle nostre comunità. Ringrazio gli operatori del progetto e il presidente di Passwork, il sociologo Sebastiano Scaglione, per la totale disponibilità data, così come per la perizia e la professionalità degli interventi messi in campo sul nostro territorio”.
Il progetto di accoglienza diffusa avviato lo scorso anno nei Comuni della zona montana del siracusano prevede l’inserimento, in singoli appartamenti, di nove famiglie, in un sistema di piena autonomia di vita e di integrazione con le comunità che le accolgono.
“I risultati di questi sei mesi di percorsi d’integrazione sono alquanto soddisfacenti – ha aggiunto Andrea Baffo, Direttore del progetto -. L’avvio di progetti familiari per il conseguimento dell’autonomia, strumenti per l’orientamento ai servizi del territorio, percorsi di formazione, processi di avvicinamento al lavoro e un diffuso atteggiamento solidale delle popolazioni locali, stanno producendo inclusione. Il progetto Obioma Iblei e Passwork sono al servizio di queste comunità che attraverso l’Unione dei Comuni e i Sindaci, hanno fortemente voluto questa innovativa forma di accoglienza e integrazione, diventata già modello per altre realtà”.
© Riproduzione riservata - Termini e Condizioni
Stampa Articolo