Canicattini Bagni, marijuana e armi nascoste nel terreno dell’azienda agricola: due arresti

L’arresto è scaturito a seguito di una perquisizione domiciliare operata nei locali dell’azienda agricola di proprietà di Vincenzo Giardina ed estesi all’attiguo ovile e al terreno circostante

Nel corso della giornata di ieri, a Canicattini Bagni, i Carabinieri della locale Stazione, unitamente ai colleghi del Nucleo Operativo della Compagnia di Noto, hanno tratto in arresto, Vincenzo Giardina, 48enne, coniugato, allevatore di bestiame, con precedenti di polizia e G.S. 26 enne, disoccupato, entrambi residenti a Canicattini Bagni.

L’arresto è scaturito a seguito di una perquisizione domiciliare operata nei locali dell’azienda agricola di proprietà di Vincenzo Giardina ed estesi all’attiguo ovile e al terreno circostante.

In particolare i Carabinieri rinvenivano nel terreno circostante l’azienda agricola circa 135 piantine di marijuana, contenute in alcuni germogliatori in polistirolo, all’interno di una autovettura in disuso e trasformata, nell’occasione, in una piccola serra; 8 grammi di marijuana circa, contenuta in un involucro in cellophane ed un bilancino di precisione professionale, completo di piattino e peso, all’interno di un frigorifero in disuso; un fucile a pompa perfettamente funzionante e una pistola Beretta cal. 9 con la matricola abrasa, nonché munizionamento comprensivo di colpi e cartucce per entrambe le armi, abilmente occultati e conservati con cura in una cavità naturale della roccia e all’interno dell’abitazione dei predetti, nascosti nella camera da letto, un coltello a serramanico e un contenitore in plastica contenenti circa 100 semi di marijuana germogliati e inumiditi, mentre all’interno di un ripostiglio un essiccatore elettrico di marijuana e circa 4 kg di giochi pirotecnici di genere vietato.

Le ipotesi di reato contestate sono quelle di coltivazione e detenzione ai fini di spaccio e cessione di sostanza stupefacente, detenzione abusiva di armi e ricettazione. Su disposizione della Procura della Repubblica del Tribunale di Siracusa, Giardina è stato condotto alla casa circondariale di contrada “Cavadonna” di Siracusa mentre G.S. è stato posto agli arresti domiciliari nella propria abitazione.


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