Al via la festa patronale di San Paolo a Palazzolo Acreide, una tre giorni di folclore e tradizione. Una celebrazione antichissima che affonda le sue radici nelle tradizioni del mondo contadino.
Scriveva il Pitrè in “Feste popolari in Sicilia” a fine Ottocento: “Chi ha visto in Sicilia una processione può dire di averne viste parecchie, tale è la loro somiglianza. Però non può dir lo stesso di quella di S. Paolo in Palazzolo”. “Un evento grandioso per la comunità – spiega l’assessore al turismo Maurizio Aiello – che ha come set naturale tutto il borgo medievale con le caratteristiche stradine, le atmosfere e le suggestioni di un luogo quasi magico”.
I festeggiamenti si aprono il 26 giugno con l’accensione della luminaria, proseguono il 27 giugno con “a sirata a villa” per proseguire nel tardo pomeriggio del giorno dopo con il giro della banda musicale per le vie della cittadina. Più tardi, nella chiesa di San Paolo, si prosegue con “a sciuta ra cammira”, nel corso della quale, la statua lignea di San Paolo, opera dello scultore ragusano Vincenzo Lorefice si mostra ai devoti.
In serata sarà il concerto di Roby Facchinetti, storica voce dei pooh a intrattenere devoti e visitatori. Ma il momento più importante è il 29 giugno con centinaia e centinaia di fedeli e turisti che attendono il momento più spettacolare della festa: l’uscita, alle 13 in punto, della reliquia e del simulacro di San Paolo dalla chiesa, accolti sul sagrato da spettacolari coreografie di carte e fuochi pirotecnici.
“Una festa – continua l’assessore Aiello – che insieme alle altre di Palazzolo, sono quasi uniche nel panorama nazionale delle feste e che fanno parte del nostro brand che portiamo in giro per le fiere internazionali del turismo, suscitando curiosità ai tanti visitatori che vogliono organizzare un’esperienza nel sud est siciliano. Ringrazio come sempre la confraternita di San Paolo e i tanti giovani e giovanissimi che ogni anno con sacrifici economici personali, impegno e lavoro portano avanti una tradizione vanto di questa comunità che diventa un momento di gioia collettivo“.
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