Sortino, “A scuola di cuore”: concluso il progetto di primo soccorso

Un progetto innovativo e unico in tutta la provincia di Siracusa, che ha coinvolto trenta bimbi in un età compresa fra 6 e 12 anni partecipanti al campus estivo

La Ludoteca New Generation di Sortino con la titolare Enza Giuliano insieme al suo staff, conclude il Progetto Nazionale “A Scuola di Cuore” promosso dalla Salvamento Academy Italia con l’Associazione Ambiente e Salute Onlus di Siracusa e curato dall’Istruttore Giuseppe Laurettini. Un progetto innovativo e unico in tutta la provincia di Siracusa, che ha coinvolto trenta bimbi in un età compresa fra 6 e 12 anni partecipanti al campus estivo.

I piccoli partecipanti attraverso attività ludiche sono state illustrate principali tecniche di BLS – Basic Life Support and First Aid. Il corso, si inserisce all’interno del progetto nazionale “A scuola di cuore” che ha lo scopo di diffondere la cultura del primo soccorso tra gli studenti in età compresa fra 5 e 18 anni. In particolare i piccoli corsisti hanno imparato a riconoscere e a valutare una situazione di emergenza, ad allertare il servizio medico d’emergenza con la chiamata al numero unico Nazionale “112” e a praticare una RCP – rianimazione cardio polmonare.

E’ stato affrontato anche l’argomento riguardante il soffocamento da corpo estraneo in età pediatrica, soffermandosi sul saper fare prevenzione e intervenire con la manovra salvavita di Heimlich. In conclusione sono state effettuate le prove pratiche, realizzate su manichini ad alta tecnologia in grado di fornire feedback visivi. Molteplici studi hanno dimostrato che i bambini e gli adolescenti dai 5 ai 18 anni sono in grado di imparare determinate tecniche di primo soccorso e che questa formazione è utile ad aumentare la loro fiducia; ecco perché il nostro progetto abbraccia le scuole dalla primaria alla superiore.

Ai piccoli “soccorritori” sono stati inoltre consegnati attestati di partecipazione al Progetto – BLS “A Scuola di cuore”, un manuale a fumetti “La vita non è un gioco” e un portachiavi. Una collaborazione iniziata diversi anni fa con Enza Giuliano, e che continua nel tempo per far si che numerose persone della comunità Sortinese siano formati e pronti a fare la differenza in caso di necessità, tutti formati a praticare una rianimazione cardio polmonare e usare un Defibrillatore.

Un evento riuscito anche grazie ai volontari dell’organizzazione che hanno supportato Laurettini durante il percorso formativo; Corrado Scala, Simone Giuca e Noemi Garofalo. Reduci di un episodio significativo che merita massima diffusione in modo tale da accentuare ancora di più l’importanza di conoscere le manovre di disostruzione delle vie aeree in caso di soffocamento specie in età pediatrica, in quanto un bambino tenderà a scoprire il mondo portando tutto in bocca, specie se piccolo e colorato, così come ci raccontano Enza Giuliano e Erika Santo

Ieri sera durante una normale festa di fine anno – dicono i due -, fra gioia e allegria, a un bambino di 5 anni, gli è andata di traverso un boccone di pizza.. A quel punto Erika riconosciuta la situazione lo ha invogliato a tossire ma subito dopo l’ostruzione da parziale si trasforma in totale, smette di tossire, di respirare, boccheggia e spalanca gli occhi come se volessero uscire fuori dalle orbite, porta le mani attorno al collo (segno universale del soffocamento), le labbra diventano bluastre. A quel punto, ci racconta Enza, mi sei comparso davanti tu Giuseppe Laurettini, ti vedevo che mi davi istruzioni su come intervenire, e con voce calma e tranquilla mi incoraggiavi a procedere, non ho esitato ho messo in pratica quanto imparato nei numerosi corsi di formazione organizzati presso la ns. struttura e rivolti a decine di persone, ho agito mettendo in pratica la “Manovra di Heimlich”, e con colpi addominali decisi, il boccone è risalito e improvvisamente è fuoriuscito dalla bocca e il piccolo ha ripreso a respirare. Quello che è successo a noi, potrebbe succedere a ognuno in qualunque momento, ho sempre creduto nel progetto di diffusione e dell’importanza di “Conoscere” poche e semplici manovre che possano realmente Salvare la Vita. Da qualche anno abbiamo scelto di non essere dei Semplici Testimoni, e di dare i giusti strumenti a tante persone di saper fare la differenza. Ringrazio pertanto tutto il mio staff impegnati quotidianamente per offrire Sicurezza a tutti i bimbi che frequentano la nostra struttura”.

In sei anni di attività nel territorio sono stati raggiunti risultati significativi, la nostra associazione ha formato oltre tremila studenti e un ragazzo continua a vivere grazie all’intervento del giovane Giovanni che due anni fa salvò la vita a un suo coetaneo in occasione di un terribile incidente. Noi crediamo nei giovani, crediamo nei genitori e crediamo in un futuro migliore. Il fine è quello di informare e formare – spiega Laurettini – numerose persone e rendere sicure e cardio protette tutte le strutture scolastiche di ogni ordine e grado, pubbliche e private così come le nostra città, visto che purtroppo ancora oggi in Italia circa 75.000 le persone, con una media di 200 casi al giorno e 1 ogni 7,2 minuti, colpite da arresto cardiaco improvviso, perdono la vita, e che solo attraverso un intervento tempestivo si può aumentare la percentuale di sopravvivenza.  Per questo motivo il nostro progetto è quello di diffondere la cultura della formazione e una rete di defibrillatori in luoghi pubblici e privati nella nostra città e formare l’intera comunità a saper intervenire attraverso il nostro slogan “Per non essere un semplice testimone – Conoscere per salvare una vita”.


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