Borgo dei Borghi. La vicenda Palazzolo – Bobbio in vigilanza Rai con un’interrogazione di Anzaldi

"È necessario - conclude Anzaldi - che l’amministratore delegato Salini e il direttore di Rai3 Coletta chiariscano ai cittadini cosa è successo e se tutto sia stato fatto rispettando le regole e l’imparzialità del servizio pubblico"

La mancata vittoria di Palazzolo alla trasmissione “Il Borgo dei Borghi” approda in Parlamento con il segretario della Vigilanza Rai, Michele Anzaldi, deputato della Commissione Cultura di Italia Viva. “La Rai chiarisca se dietro il concorso televisivo “Borgo dei borghi”, andato in onda su Rai3, non ci sia un imbarazzante caso di conflitto di interessi del presidente della giuria, Philippe Daverio – dice – Se sono stati commessi errori e ci sono state connivenze, chi ha sbagliato deve pagare. Presento un’interrogazione in commissione di Vigilanza – Il borgo vincitore Bobbio ha prevalso grazie al voto decisivo della giuria, che ha ribaltato il televoto dei cittadini, e il presidente della giuria Daverio è un grande sostenitore pubblico di Bobbio, tanto da aver ricevuto lo scorso novembre la cittadinanza onoraria per “meriti nella valorizzazione” del borgo”.

Nella puntata decisiva andata in onda domenica 20 ottobre su Rai 3, condotta da Camila Raznovich, Bobbio ha convinto il pubblico e la giuria, formata dallo storico dell’arte Philippe Daverio, il geologo e divulgatore scientifico Mario Tozzi e la campionessa di scherma Margherita Granbassi, per diversi motivi che spaziano dall’architettura alla cucina, dalla vivibilità alla concentrazione di bellezze artistiche. E il voto del critico è stato fondamentale nel ribaltare il risultato espresso invece dal televoto, che aveva preferito il Comune.

“È stato opportuno dare l’ultima parola su una competizione in onda nel servizio pubblico a chi, come Daverio – aggiunge Anzaldi – non ha fatto mistero di parteggiare per un preciso concorrente? Come è stata selezionata la giuria, e da chi? Daverio ha mai ricevuto denaro da istituzioni ed enti territoriali per la “valorizzazione” di Bobbio? Daverio un anno fa proponeva addirittura di nominare Bobbio terza capitale d’Europa, insieme a Strasburgo e Bruxelles: la trasmissione di Rai3 aveva un vincitore annunciato? Nessuno mette in discussione la bellezza di tutti i borghi in gara, compreso l’incantevole Bobbio, ma quando c’è il marchio Rai pagato da tutti i cittadini servono massime garanzie”.

Il voto popolare aveva premiato il borgo siciliano di Palazzolo Acreide, che con il 42% del televoto aveva staccato Bobbio fermo al 27%, ma quel voto è stato ribaltato grazie alla giuria, che ha assegnato il 66% a Bobbio e lo 0% a Palazzolo Acreide. “È necessario – conclude Anzaldi – che l’amministratore delegato Salini e il direttore di Rai3 Coletta chiariscano ai cittadini cosa è successo e se tutto sia stato fatto rispettando le regole e l’imparzialità del servizio pubblico, oppure se qualcuno abbia lucrato dietro la buona fede dei telespettatori”.


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