Palazzolo e Bobbio al Borgo dei Borghi, la Rai risponde: “tutto regolare”, ma provvedimenti in arrivo per Daverio

La Rai sta studiando tutti i provvedimenti necessari che dovranno essere adottati per evitare che si possano ripetere episodi simili

La direzione Rai chiude definitivamente le polemiche sul risultato finale della trasmissione tv Il Borgo dei Borghi. Il titolo resta a Bobbio – com’era ovvio – Palazzolo Acreide ha già ottenuto parte di un’altra puntata di Kilimangiaro, ma per Daverio si attendono provvedimenti. Il responsabile dell’unità organizzativa Rai per le “Relazioni con Parlamento e Governo” della Direzione Relazioni Istituzionali, Lorenzo Ottolenghi, ha risposto alle interrogazioni presentate dai deputati Anzaldi, Toccafondi, Paxia, De Giorgi, Di Lauro, Scerra e Capitanio e del senatore Schifani,

Ebbene, durante la serata finale dell’ultima edizione, trasmessa in diretta e basata sul televoto e sul voto della giuria di esperti, i due distinti risultati — come previsto dal regolamento – hanno avuto pari peso nella determinazione dell’esito finale (50% televoto e 50% voto della giuria di esperti). Le votazioni si sono svolte con assoluta regolarità e trasparenza sotto il controllo di un notaio.

Il borgo di Bobbio è stato votato da tutti e tre i giudici come prima scelta per la vittoria finale. Sarebbero stati sufficienti però anche i voti di due giudici soltanto per determinare il medesimo risultato. In altre parole, anche senza il voto del presidente della giuria Philippe Daveno, la classifica sarebbe stata uguale a quella poi risultata definitiva. Quindi Bobbio resta città vincitrice.

Philippe Daverio, finito nell’occhio del ciclone per la cittadinanza onoraria ricevuta da Bobbio e per le parole pronunciate a Le Iene contro i siciliani – era invece stato scelto per il suo curriculum particolarmente adatto a valorizzare il patrimonio storico e artistico dei borghi italiani e ha sempre mostrato competenza, partecipazione e indipendenza di giudizio anche considerato che svolge lo stesso ruolo da cinque edizioni.

La Rai, attraverso Rai 3, si è però già dissociata dalle dichiarazioni di Philippe Daverio sulla Sicilia e sui siciliani “rese a titolo esclusivamente personale nel corso di interviste su altre emittenti” e ha stigmatizzato le parole di Daverio e ha diramato una nota stampa nella quale si legge che l’esperto ha proferito “battute e allusioni intolterabili, in contrasto con lo spirito stesso del programma al quale Daverio ha collaborato”.

Lo stesso Daverio, peraltro, in data 29 ottobre, ha affidato all’agenzia AdnKronos le proprie scuse al popolo siciliano.

A conferma dello spirito di Servizio Pubblico, la Rai ha affrontato nuovamente il tema delle polemiche nella puntata di domenica 3 novembre del programma “Kilimangiaro” condotto dalla stessa conduttrice del Borgo dei Borghi, Camilla Raznovich. Nel corso della puntata sono stati invitati i sindaci dei due comuni finalisti Palazzolo Acreide e Bobbio.

La conduttrice ha preso marcatamente le distanze dalle dichiarazioni rilasciate da Daverio e prima di dare la parola ai due sindaci – che sono entrati in studio tenendosi la mano a dimostrazione di una ritrovata serenità – sono andate in onda le immagini dei due borghi. Subito dopo ha avuto seguito un costruttivo dibattito in studio nel corso del quale il sindaco di Palazzolo Acreide ha annunciato di essere intenzionato a dare vita a un gemellaggio con il comune di Bobbio, in piena sintonia con lo spirito del programma oggetto di polemiche.

Per quanto riguarda la questione relativa al tema del conflitto di interessi, la Rai informa che Daverio, in sede di firma del contratto, ha sottoscritto il codice etico e non ha informato la Rete di essere cittadino onorario di Bobbio, né di eventuali conflitti di interessi rispetto al programma a cui era stato chiamato a collaborare. In tale quadro, la Rai sta studiando tutti i provvedimenti necessari che dovranno essere adottati per evitare che si possano ripetere episodi simili, che hanno distolto l’attenzione dalle reali intenzioni di servizio pubblico alla base del programma.


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