Il patrimonio storico e archeologico di Canicattini Bagni sulla prestigiosa rivista nazionale “Sibrium”

Sono due gli articoli, correlati da numerose foto, che parlano dell’eccezionale scoperta di un sito preistorico d’epoca castellucciana lungo la valle Cavadonna

Il territorio ibleo e il patrimonio archeologico di Canicattini Bagni nella prestigiosa rivista “Sibrium”, fondata dall’archeologo Mario Bertolone, nel nuovo numero, il 33, presentato domenica 15 dicembre nella Sala Consiliare del Comune di Golasecca, in provincia di Varese, grazie al lavoro svolto dai giovani archeologi e specialisti siciliani dell’Associazione “Aditus in rupe” presieduta dal canicattinese Antonino Cannata.

In questo nuovo numero, al quale il Comune di Canicattini Bagni ha concesso il patrocinio non oneroso e l’utilizzo del proprio logo, sono due gli articoli, correlati da numerose foto, che parlano dell’eccezionale scoperta di un sito preistorico d’epoca castellucciana lungo la valle Cavadonna, nella piana di Floridia, e dei rilievi fotogrammetrico nei contesti rupestri dei Monti Iblei con lo studio di alcune tombe preistoriche e ambienti ipogeici ascrivibili ad età tardoantica, tra questi il famoso ipogeo ebraico di Cugno Case Vecchie a Canicattini Bagni.

Due importanti studi e rilevazioni a carattere multidisciplinare che hanno visto impegnati archeologi, naturalisti ed esperti nel rilievo architettonico dei monumenti antichi, come Antonino Cannata, Marco Scaravilli, Luca Aprile, Salvatore Russo ed Eduardo Arioti.

A Golasecca, il ponderoso nuovo volume di 500 pagine e altrettante figure di “Sibrium”, dopo gli onori di casa fatti dal Sindaco Claudio Ventimiglia e dal Vicesindaco Bruno Specchiarelli, e la lettura dei saluti inviati dal Prof. Maurizio Harari, docente all’Università di Pavia, è stato illustrato dalla Direttrice della rivista, Lucina Caramella, e dal suo vice Alfredo Lucioni, docente presso l’Università Cattolica di Milano.

Dopo l’introduzione nel doveroso segno di Mario Bertolone, archeologo e storico Direttore dei Musei Civici di Varese, il numero 33 di “Sibrium” propone luoghi e temi di ampia campata cronologica e geografica: dalla protostoria al medioevo, dall’areale golasecchiano e dal Seprio a Milano, alla Romagna, all’Etruria, al Lazio, alla stessa Roma, fino alle isole di Sicilia e Sardegna.

Uno sguardo ed una attenzione ampia, senza confini, su tutto il patrimonio storico e archeologico italiano, dove ha trovato spazio il territorio siracusano.

Questo colpisce soprattutto – ha detto tra l’altro la Direttrice Lucina Caramella – la trasversalità di una comunicazione scientifica, che ormai trascende il quadro topografico lombardo-lacustre degli esordi e la sequenza locale triadica, età del Ferro, romanità, alto medioevo, e affronta coraggiosamente un’esplorazione a tutto campo del paesaggio storico italiano, dando alla nostra landscape archaeology una sede di qualità editoriale difficilmente pareggiabile. A sessantacinque anni dal suo primo fascicolo, “Sibrium” si mostra ancora vitalissima”.

Ricollegandosi alle parole del Professore Harari, il quale ha evidenziato il carattere sempre più interregionale di Sibrium, Lucina Caramella ha così ringraziato pubblicamente il Comune di Canicattini Bagni, come quello di Neoneli in provincia di Oristano, per aver concesso il patrocinio alla rivista.

Ringraziamenti apprezzati dal Sindaco Marilena Miceli, che da canto suo ha manifestato la soddisfazione per la pubblicazione dei due lavori dell’Associazione “Aditus in rupe” che promuove lo straordinario e ricco patrimonio storico canicattinese e ibleo nel suo complesso.

Siamo onorati della pubblicazione di contributi riguardante il territorio del Comune di Canicattini Bagni e in generale del territorio Ibleo su una rivista scientifica prestigiosa come “Sibrium” – ha sottolineato il Sindaco Miceli -, e con grande disponibilità abbiamo concesso il patrocinio e l’uso del logo del nostro Comune per la pubblicazione del volume 33, e continueremo a farlo anche in future per nuove iniziative che dovessero riguardare la valorizzazione e la promozione della storia e della cultura del territorio canicattinese“.


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